© EPAMILANO- Il Milan sta vivendo l’ennesima stagione negativa. I rossoneri occupano il sesto posto della classifica e difficilmente potranno ambire ad un piazzamento migliore, soprattutto dopo gli ultimi due risultati negativi ottenuti contro Sassuolo e Chievo Verona. Il campionato sta dunque per volgere al termine e anche l’ultimatum dato da Silvio Berlusconi a Mr Bee si avvicina in maniera inesorabile. Il broker thailandese dovrà chiudere la trattativa per l’acquisizione del 48% delle quote societarie rossonere entro fine maggio e ad oggi questa eventualità sembra davvero improbabile.
I DUBBI- La trattativa con Taechaubol va ormai avanti da troppo tempo e Silvio Berlusconi ha perso la pazienza e la fiducia nei confronti dell’uomo d’affari thailandese. Mr Bee sta facendo fatica a trovare altri investitori ma soprattutto non sta riuscendo a mettere insieme il capitale promesso al Presidente del Milan: 480 milioni di euro. Fininvest, si sta muovendo anche in altre direzioni ma ad oggi non ci sono novità di rilievo. Il club rossonero per tornare a competere in Italia e in Europa e per tornare il più presto possibile ai vertici ha bisogno di un aiuto esterno, ma per ora tutto tace. Berlusconi, inoltre, ora nutre molti dubbi che la trattativa con Mr Bee avrà un lieto fine per via dei continui cambi di programma e rinvii da parte del broker.
MERCATO AL RISPARMIO- Il mercato del Milan sarà sicuramente al risparmio. Senza investimenti e senza denaro fresco difficilmente Adriano Galliani potrà rinforzare pesantemente la squadra che non giocherà, per l’ennesima stagione, in Champions League. Gli 86 milioni spesi in estate per acquistare Bacca (30), Romagnoli (25), Bertolacci (20), Luiz Adriano (8) e Juraj Kucka (3), pesano e tanto sulle casse rossonere visto che i risultati non sono arrivati. Berlusconi si augura almeno di vincere la Coppa Italia contro la Juventus. Se Fininvest non interverrà mettendo mano al portafoglio, difficile ipotizzarlo oggi, il Milan dovrà autofinanziarsi con le cessioni e potrebbe anche esserci qualche partenza dolorosa come quella di Bacca o Bonaventura.