MILANO - Adesso il corteggiamento può partire, anzi ripartire, in maniera ufficiale. Perché l’agente di Yaya Touré, Dimitri Seluk, è uscito allo scoperto e ha fatto sapere senza troppi giri di parole che il futuro del suo assistito sarà molto probabilmente lontano dal Manchester City. Ha parlato con il Sun e ha lanciato un messaggio al presidente Khaldoon dal quale negli scorsi giorni si aspettava una convocazione per discutere del futuro del centrocampista ivoriano, una chiamata che invece non è arrivata. «Da questo momento - ha spiegato l’agente - inizieremo a parlare con altri club riguardo a un trasferimento di Yaya nella prossima estate. Il City non fa nulla di concreto. Yaya ha dato tutto per il club e non crediamo che questa situazione sia il modo giusto di dimostrare quanto lo apprezzino».
DUBBIO PEP - Il problema di Touré al City non è di natura economica perché ha un altro anno di contratto e guadagna circa 10 milioni di euro netti, bonus compresi. In teoria potrebbe restare fino alla scadenza dell’accordo quando, nel 2017, a 34 anni sceglierebbe a parametro zero la squadra dove chiudere la sua carriera. L’arrivo a Manchester di Guardiola, però, tra qualche mese porterà a una profonda ristrutturazione della rosa. Il tecnico spagnolo inoltre non stravede per Touré e lo ha dimostrato avallando nel 2010 la sua cessione dopo che i due avevano convissuto due anni in Catalogna. Sembra improbabile che inizi un nuovo ciclo sulla panchina dei citizens puntando su di lui.
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MANCIO C'È - A Parigi danno come probabile un interessamento del Psg, ma la corte più forte è quella di Mancini, un tecnico con il quale l’africano ha da tempo un feeling notevole. Era stato il Mancio a intavolare la trattativa che poi è naufragata nella scorsa primavera. Ed è ancora lui che ha tenuto aperto il canale anche in virtù del rapporto di amicizia tutt’ora esistente.