Calciomercato: da Caceres a Klaassen, il Napoli è già in azione

Un processo di crescita che deve proseguire: così De Laurentiis vuole potenziare la squadra. E Sportiello può essere il vice Reina
Calciomercato: da Caceres a Klaassen, il Napoli è già in azione© Getty Images
Antonio Giordano
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CASTEL VOLTURNO - La palla, ma quella di vetro, e dentro c’è il Napoli che verrà: che va letto, interpretato, poi combinato seguendo il corso degli eventi, dei quali non sempre si è padroni. Il mercato non è fiera dei sogni, è un’idea - più di una - da sviluppare, sono azioni che devono sfuggire o domare le reazioni, desideri che rischiano di scontrarsi con le aspirazioni di altri. Però c’è una traccia, un solco, che resiste da dodici anni e dà continuità: acquistare per esigenze, non per l’effetto richiamo, investire per la necessità di farlo e non certo per amplificare l’eco d’una cassa di risonanza. E poi c’è altro: c’è la filosofia di prendere giovani e di qualità, di arricchirsi del talento ma senza impoverire il bilancio.

Stavolta tocca a Cristiano Giuntoli, che ha avuto un anno intero per conoscere Napoli, per assorbire la strategia societaria, nella quale - a giugno scorso - ha potuto incidere lateralmente, avendo già (praticamente) trovato Reina, Hysaj e Valdifiori: la prima missione ha comportato la cessione di alcuni esuberi; adesso gli toccherà incidere, personalmente, in una squadra che non è facile da rinforzare - perché i cosiddetti titolari sono di fascia già alta ed anche altissima - e che comunque avrà bisogno di «altro».

DIFESA - Un’estate dopo, il problema del centrale difensivo è meno opprimente e la stagione di Albiol e Koulibaly ha quasi azzerato le preoccupazioni del passato: però, alle spalle del tandem, c’è innanzitutto Chiriches, poi l’incognita Regini, e dunque resterà un intervento mirato in quella zona del campo in cui le difficoltà sono magicamente sparite. Martin Caceres (29) ha una sua età ma pure una esperienza talmente forte da indurre a derogare ad un principio: dipenderà dalle condizioni di salute dello juventino, che sta recuperando da un intervento chirurgico, ma c’è volontà tra le parti e sintonia. La decisione più complessa avverrà alle spalle di Reina, dove per il momento ci sono Gabriel e Rafael - uno in prestito dal Milan, l’altro con la voglia matta di giocare - e con Sepe che sta per rientrare. Ma Sportiello è interessante, eccome, e con l’Atalanta se ne è parlato; e pure Gollini ha una sua personalità, una fisicità, una prospettiva da gustare. Ma la panchina a vita non sembra fatta per Strinic e a sinistra c’è una opzione morale per Andrea Conti (22) che Reja ha allevato con cura. E’ tenuto aperto il collegamento con l’Argentina per Mammana (20) del River Plate e conviene non depennare Maksimovic (24) del Torino, che però ha costi esagerati.

CENTROCAMPO - Ci sono dieci milioni di buoni motivi per credere in Grassi: non solo perché ha rappresentato un investimento, ma per ciò che il centrocampista ha dentro di sé. E’ un ponte lanciato (in anticipo) sul futuro, e nei sei di quel territorio in cui servirà materia grigia avrà un suo spazio. Le certezze sono Allan, Jorginho e Hamsik, le valutazioni (chiaramente) riguarderanno soprattutto Valdifiori, David Lopez e Chalobah, il ruolo e la consistenza che potranno offrire nel processo di crescita, le loro legittime attese e ciò che il mercato potrebbe rappresentare per chi adesso nel Napoli è alternativo. Il taccuino abbonda: Klaassen (23) dell’Ajax è entrato e mai più uscito dai radar; André Gomes (23) ha costituito una meravigliosa suggestione che può essere coltivata e che richiederà pazienza; De Roon (25) ha espresso con l’Atalanta personalità e geometria.

ATTACCO - Le scelte saranno degli «altri» ed è inutile fare come le tre scimmiette, perché se arriva uno sceicco o chiunque abbia 94 milioni e 736mila euro, allora si aprirebbero su Higuain nuovi scenari, peraltro imprevedibili. Il mercato, là davanti, è complesso: ci sono cinque uomini che vanno ritenuti - nei propri ruolo - top player. Ne dovrebbe bastare un sesto, un vice-Callejon che in realtà manca, e soluzione per la quale ha provveduto ad attrezzarsi El Kaddouri: Raschica (20), albanese del Vitesse, è tra gli osservati speciali; Lapadula (26) del Pescara ha altre funzioni, però nel data-base c’è posto per lui, per tanti. 

 


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