ESCLUSIVO: Qui Pechino, ecco perché Evergrande compra il Milan

Nuovo retroscena sulla trattativa Berlusconi-cinesi: ne abbiamo parlato con Gabriele Battaglia, direttore di china-files
Pasquale Campopiano
9 min

ROMA - Sì, L'Evergrande Real Estate Group Ltd può comprare il Milan. Vi spieghiamo perché. Perché è un affare di stato. Che il presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping vuole trasformare in un business interplanetario. Il calcio in Cina sta diventando questo: riforma della Federcalcio cinese, allentamento delle restrizioni governative su società e gruppi sportivi, maggiore libertà di investire ed esportare capitali all'estero.

Un affare, di stato, da quasi 8mila miliardi di dollari: lo ha scritto in tempi non sospetti china-files.com, che ha quantificato in questa cifra monstre i capitali investiti dai gruppi finanziari cinesi nelle azioni di imprese in qualche modo collegate al calcio e allo sport in generale. Obiettivo, far crescere in maniera esponenziale il business legato al mondo del pallone e portare i Mondiali del 2030 o del 2034 in Cina.

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L'EVERGRANDE E IL MILAN - In questo scenario, si incastrano alla perfezione le due voci che abbiamo dato in esclusiva ai nostri lettori, il colosso immobiliare Evergrande Real Estate Group e l'A.C. Milan di Silvio Berlusconi. Legati in maniera viscerale da una trattativa che sta andando in porto dopo il sì del patron rossonero ai 700 milioni (ma potrebbero essere anche di più) messi sul tavolo dai cinesi per acquisire il 100% delle azioni rossonere del Milan (il 70% subito e il restante 30% nel giro di un anno). Con accordo preliminare che potrebbe essere firmato il prossimo weekend a chiusura delle borse.

Ma perché Evergrande e Milan si incastrano così bene? Ne abbiamo parlato con il direttore di china-files.com Gabriele Battaglia, che vive a Pechino ed è esperto della "cosa" cinese e ci ha chiarito alla perfezione il quadro della situazione: «Qui i rumors - ci dice - di possibili capitali cinesi da investire nel Milan, ci sono. Partiamo dal fatto che da quando Xi Jinping ha detto sì all'apertura dei capitali nel calcio si è da subito scatenata la concorrenza dei principali gruppi di investitori cinesi. Da queste parti - conferma Battaglia - fanno discorsi spiccioli: calcio=business, e allora investo».

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AFFARE FATTO, MILAN - «E il Milan - continua- sarebbe il più classico dei bocconcini: il club più titolato d'Italia e tra i più famosi al mondo con Barcellona e Real Madrid. In Cina poi, dici Milan e dici calcio italiano. Facciamo un'ipotesi: i cinesi comprano il Milan, il giorno dopo a Pechino sbarcano i Baresi i Maldini di turno a portare in giro il marchio rossonero, nascono scuole calcio, parte un merchanding mirato, tutto diventa un affare.

Per i cinesi e per il loro presidente Xi Jinping comprare un club straniero dopo tutti gli investimenti fatti in patria, sarebbe la quadratura del cerchio. E la leadership governativa ne trarrebbe giovamento. Il Milan, poi, sarebbe un asset economico praticamente già pronto».

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EVERGRANDE, JACK MA E ROBIN LI - Le voci si rincorrono. Tra smentite di rito e conferme. «Partirei da un dato certo: se è Jack Ma a voler investire sul Milan, questo escluderebbe Robin Li. Uso il condizionale perché il mercato cinese ti sorprende sempre, e quella piccola percentuale di commistione tra i due la terrei lì nell'angolo. Dico che è l'uno o l'altro perché sono in concorrenza per business e asset strategici: entrambi impegnati nell'ecommerce, entrambi legati a internet e ai motori di ricerca (Alibaba e Baidu). Ma Jack Ma si sposerebbe alla perfezione con quanto rivelato da voi del corrieredellosport.it, e cioè con il Fondo Evergrande come possibile compratore del Milan.

Questo perché, come avete scritto anche voi, i due gruppi si sono già lanciati nel business sportivo e si sono equamente divise la fetta pallonara del Guangzhou F.C., la squadra allenata anche da Lippi che ha vinto tre titoli cinesi e due Champions asiatiche negli ultimi anni. Tra l'altro Jack Ma ha anche fondato l'Alibaba Sports Group, una società nella società specializzata nel campo delle acquisizioni sportive. Da qui - conferma Battaglia - il connubio sarebbe perfetto: Evergrande compra il Milan e Jack Ma potrebbe rientrare nell'operazione come socio finanziatore».

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EVERGRANDE VS DALIAN WANDA - Tutto torna insomma. L'Evergrande potrebbe essere il colosso che compra il Milan dietro il quale si staglia, imponente, la figura di Jack Ma, a prescindere dalle sue smentite. Con Robin Li, fuori ma non del tutto dalla vicenda Milan. «Altro elemento che potrebbe confermare l'Evergrande Group è la parola ambizione. Il secondo impero immobiliare cinese è in forte concoccrenza con la Dalian Wanda di Wang Jianlin, leader del settore con le sue acquisizioni nel campo dello spettacolo (multisala e cinema), immobiliare e anche sportivo, visto che detiene la Infront, è main sponsor della Fifa ai mondiali di calcio e ha comprato il 20% delle azioni dell'Atletico Madrid. L'acquisto del Milan sarebbe un'operazione strategica in questa guerra finanziaria».

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E POI C'E' SILVIO - E poi c'è Silvio Berlusconi. Che, a quanto ci risulta, ha finalmente detto sì alla cessione del Milan ai cinesi. Ma che dall'altra parte del mondo fa crescere il fronte degli scettici: «Già- chiude Battaglia- perché attorno al Cavaliere c'è sempre un alone critico. La sua figura convince poco gli investitori cinesi, che temono sempre qualche colpo di coda di Berlusconi». Non dovrebbe essere così questa volta, è un'occasione troppo ghiotta per lui e per il suo Milan, per non vendere.

@paskampo

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