© Getty ImagesSOUTHAMPTON (INGHILTERRA) - Con l’arrivo a Milano previsto per stamani della delegazione del Suning il casting per la panchina dell’Inter entrerà nel vivo. In attesa di capire su quale profilo i manager cinesi e i dirigenti nerazzurri troveranno una convergenza di opinioni, obbligatorio sull’argomento registrare la notizia circolata ieri pomeriggio circa la presenza al St Mary’s Stadium di Guus Hiddink, uno dei candidati a guidare l’Inter. L’olandese nel pomeriggio era al campo di allenamento del Chelsea, la sua ex squadra, e, dopo il pranzo con Conte, alle persone più vicine ha confidato di essere diretto a vedere la sfida tra i nerazzurri e i Saints, un match al quale era presente anche l’ex general manager del Wolverhampton (ed ex nerazzurro) Andrea Butti. Presenza non confermata in serata o comunque talmente discreta da passare inosservata. Adesso resta da capire se tra oggi e domani il quasi settantenne ex ct di Corea del Sud e Australia sbarcherà a Milano per parlare il Suning.
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VERTICE E COLLOQUI - A Milano in mattinata arriveranno Steven Zhang, figlio del patron, Jun Ren, braccio destro di Jindong Zhang, e Liu Jun, colui che gestisce il Jiangsu. Si trasferiranno nel solito lussuoso hotel in centro a Milano e lì aspetteranno i dirigenti nerazzurri che rientreranno a Milano a metà pomeriggio, sul volo della squadra reduce dal match di ieri sera contro il Southampton. Prima di iniziare il casting ci sarà un incontro tra i vertici nerazzurri per fare il punto della situazione poi, probabilmente domani, ci saranno i primi colloqui. La corrente italiana del club punta su Stefano Pioli, preferito a Francesco Guidolin, perché ha esperienza di Serie A ed è considerato un tecnico capace di dare immediatamente la sua impronta, senza bisogno di un periodo di ambientamento. Anche perché dopo la sosta, alla ripresa del campionato, l’Inter è attesa da un ciclo terribile in campionato con tre avversarie del calibro di Milan, Fiorentina e Napoli. Kia Joorabchian, ascoltato consigliere dei cinesi, ha invece grande stima sia per Hiddink sia per Marcelino, due allenatori che hanno caratteristiche e carta d’identità molto diverse, ma che secondo l’intermediario iraniano potrebbero fare bene in Serie A.
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