Cessione Milan, «Gli uffici della Sino-Europe "non si trovano"». Ma la trattativa va avanti

Gli inviati dalla 'Reuters' al World Trade Centre di Chanxing trovano una sede "virtuale". Le operazioni per il closing però, proseguono
Cessione Milan, «Gli uffici della Sino-Europe "non si trovano"». Ma la trattativa va avanti© ANSA
Giuliano De Matteis
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MILANO - Le ombre cinesi che si stagliano sulla cessione del Milan si fanno sempre più fitte, come il mistero che cresce in misura direttamente proporzionale ai continui ritardi e rinvii nel pagamento della caparra di 300 milioni (finora ne sono arrivati 220, prima due rate da 100 e ieri una da 20) da parte degli investitori cinesi intenzionati ad acquisire il club sette volte campione d'Europa.

Ad alimentare i dubbi è ora la 'Reuters', che ha inviato dei suoi giornalisti al World Trade Centre di Changxing - due ore a Ovest di Shanghai - presso gli uffici registrati a nome della Sino-Europe Sports. Cosa hanno scoperto? Che gli uffici delle otto delle società di comodo connesse all’operazione e registrate lì praticamente «non esistono», o perlomeno sembrano virtuali. Le guardie e gli impiegati delle altre società presenti nella struttura, interpellati dall'agenzia internazionale di stampa, hanno risposto di aver sentito parlare della Sino ma di non averne visto i dipendenti. «Ho sentito della firma ma qui non viene mai nessuno» ha detto sempre alla 'Reuters' l'analista Liu Cong, che lavora sullo stesso piano del Changxing World Trade Centre. Finora le complicazioni sorte nel closing della trattativa sono state giustificate con la 'stretta' del governo cinese sull'uscita di capitali all'estero, ma dopo mesi di annunci e slittamenti sono tanti gli interrogativi che restano irrisolti.
La telenovela, insomma, non è ancora finita e la trattativa continua: se i cinesi non verseranno entro il fine settimana l'intera caparra da 100 milioni di euro la rottura resta lo scenario più probabile, anche se è impossibile escludere epiloghi diversi in una vicenda che ha già riservato vari colpi di scena. Quando verrà versata la caparra, le parti firmeranno il nuovo contratto per la proroga del closing, probabilmente non al 7 aprile - data inizialmente fissata dopo la scadenza del 3 marzo - ma qualche giorno più in là, perché saranno necessari i tempi tecnici per convocare l'assemblea dei soci del Milan.

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