Attacco Napoli, le grandi manovre

Con il rientro di Zapata saranno sette uomini d’oro: tutte le strategie, con Rashica e Traoré nuove idee
Zapata© ANSA
Antonio Giordano
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NAPOLI - Meglio abbondare, ovvio: però questa estate farà caldo, e per davvero, perché là davanti ci sarà l’artiglieria pesante o, se preferite, l’argenteria di famiglia di un club che nel tempo non ha mai smesso di investire e che si ritroverà con sette meraviglie da governare. In ordine rigorosamente alfabetico: Callejon, Giaccherini, Insigne, Mertens, Milik, Pavoletti, Zapata, tutti quegli uomini che occupano - da destra a sinistra e passando per il centro - il fronte offensivo di una squadra che di suo ha un potenziale stratosferico, che da tre stagioni va oltre la soglia dei cento gol e che pure stavolta ci sta provando e ci può riuscire. Ma c’è una strategia, chiaro che c’è, e ci saranno discorsi da affrontare, anche a margine delle chiacchierate sui rinnovi; ci sono riflessioni, ad esempio, che sono sopraggiunte nel corso del campionato e che non possono essere sottovalutate: nel luglio scorso, ad esempio, Mertens era un’ala e Milik il centravanti presumibilmente titolare. Poi Mertens ha scoperto di essere anche altro, è diventato il cannoniere del Napoli, ha stupito, ha dimostrato di poter dare un senso diverso allo sviluppo della manovra offensiva: va catalogato come jolly, ovviamente, da calare secondo usi e necessità di qualsiasi partita, però rappresenta pur sempre una stella che finirà per entrare in competizione con Milik. E allora, il gioco si fa piacevolmente duro.



LA PROVA DEL 9 C’È - Il Napoli non ha bisogno di arieti: ne ha uno per il quale ha investito trentatré milioni di euro e che si sta riprendendo dall’infortunio e che ha le qualità per ripartire da dove si era fermato; poi ha Pavoletti, e sono stati altri quindici milioni che andranno tutelati e si vedrà in che modo, perché gli estimatori non mancano; infine ci sarà Zapata, che rientrerà dall’Udinese con un valore maggiorato ma con spazi occupati. Con Mertens utile là in mezzo, i centravanti “passano” a quattro: Zapata può diventare utilissimo nel contesto di trattative complicate e, come fa in area, spaccare con il suo innesto, fungendo da contropartita.

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