PROGETTO INTER - «Finora stiamo andando bene, siamo in alto e non abbiamo voglia di scendere. Ma da qui a maggio c'è tanta strada e in due settimane si rischia di passare dal primo al quinto posto, quest'anno corrono tutti ma sopra i 90 punti ne puoi vedere una, come è successo con la Juve. E' un ritmo pazzesco, troppo elevato, che non ha uguali in Europa. Noi vogliamo giocare la Champions League, per noi è il posto normale che dobbiamo occupare, questa stagione è un anno di lavoro e programmazione e dall'anno prossimo vogliamo tornare al piacere di giocare ogni tre giorni».
JUVE-INTER, HIGUAIN E ICARDI – «Paura di Higuain? Mai, nel calcio non ci deve mai essere paura. C'è rispetto per lui e per la Juventus, in questi anni ha dimostrato di essere la più forte ma troverà un’Inter che le renderà la vita dura. Con questa classifica il derby d'Italia è "La Partita". Andremo a Torino cercando di portare a casa questi tre punti. Non è mai stata una partita come le altre Juve-Inter, però in un campionato così lungo non è una partita che può essere definita decisiva per quanto importante. Differenza Icardi-Higuain? Penso che il secondo a 30 anni abbia completato un percorso, Mauro invece ha ancora sei anni davanti per crescere e migliorare. Ora Mauro partecipa molto alla manovra, collabora fuori dall'area di rigore e nei sedici metri non ha eguali al mondo».