Roma, da tenere o da cedere: l'analisi della rosa giocatore per giocatore

Sarà un mercato cruciale per consolidare il processo di crescita. Possibile l'uscita di qualche big ma solo per scelta
Roma, da tenere o da cedere: l'analisi della rosa giocatore per giocatore

ROMA - Non sarà rivoluzione, ma a Trigoria ci saranno parecchie facce nuove al termine del prossimo mercato. Alcune, familiari, invece non si vedranno più in giro. Monchi sa dove investire e ha un anno di esperienza alla Roma, che non è poco. Avrà molta più libertà dal punto di vista economico rispetto all'anno scorso: quelli che andranno via, lo faranno perché la società ha deciso così, non per esigenze di bilancio (così dice il ds).

Monchi, d'accordo con Di Francesco, ha intenzione di alzare la qualità in campo e il livello delle "seconde linee". Possibile, anzi i rumors dicono quasi probabile, che qualche big possa essere ceduto per prendere qualcuno di più funzionale o di più giovane. Ecco quindi, giocatore per giocatore, un'analisi sul perché vendere e perché no i componenti della rosa della Roma. 


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ALISSON
Perché sì - Due sole possibili motivazioni: offerta choc e/o giocatore che vuole andare via. Non ci sono appigli tecnici o tattici per cederlo. Il Mondiale dirà tanto: in caso di prestazioni super, potrebbe arrivare il cash vero. Il ragazzo sta bene a Roma e se vuole firmerà il rinnovo che il club sicuramente gli proporrà, ma il Real (o simili) è sempre il Real... 

Perché no - E' stato il miglior portiere della serie A nella scorsa stagione, uno dei migliori del mondo. E' cresciuto tantissimo e ha margini di miglioramento ancora non quantificabili realmente. Può diventare il numero uno del ruolo per i prossimi 10 anni. 

 

SKORUPSKI
Perché sì - Dopo un anno passato in panchina, una seconda stagione così significherebbe vedere il suo valore crollare. Lukasz ha parecchi estimatori, il Genoa su tutti, e la voglia di ritornare ad essere un titolare. La Roma peraltro può mettere da parte un bel gruzzolo da investire su ruoli più centrali, puntando su un secondo di esperienza a basso costo. 

Perché no - E' un signor secondo portiere. La partita contro il Sassuolo l'ha dimostrato: tra i pali è affidabilissimo. 

 

LOBONT:
Perché sì - In realtà non può essere venduto perché è in scadenza di contratto. Si potrebbe decidere serenamente che dopo tanti anni insieme ci si può anche salutare. 

Perché no - È un uomo spogliatoio, tra i più apprezzati di Trigoria. Come terzo portiere, magari con un ingaggio basso, o da dirigente potrebbe continuare a regalare la sua esperienza all'ambiente. 


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LUCA PELLEGRINI:
Perché sì - Cessione, ma al massimo in prestito. Non c'è intenzione di perdere il suo cartellino dopo averlo fatto rinnovare. Però potrebbe andare a fare un anno di esperienza in una medio-piccola di serie A. Anche per testare il suo recupero dal punto di vista fisico nell'arco di una stagione. 

Perché no - Ha rinnovato, anche a cifre non di poco conto considerando l'età. Segno che il club crede, e parecchio, in questo giocatore. Chi lo vede tutti i giorni da vicino pensa che sia pronto per fare il vice-Kolarov. 

 

JUAN JESUS
Perché sì - Al momento è il terzo difensore e il suo è uno stipendio che pesa. Al suo posto si potrebbe prendere qualcuno al livello dei titolari, se non meglio, tanto da metterne uno (Fazio) in panchina. Ha 26 anni ed è tra i giocatori per cui trovare un'offerta non sarebbe difficile. 

Perché no - E' migliorato tantissimo rispetto al passato. Le amnesie che spesso avevano caratterizzato le sue stagioni (soprattutto all'Inter) sono sempre meno. Ha affrontato alcuni big match con il piglio autoritario (il ritorno con il Barcellona) . E' veloce e ha un piede migliore rispetto ad altri difensori. Inoltre, può giocare anche terzino.

 

KOLAROV:
Perché sì - Pura speculazione: la Roma non si priverà di uno dei giocatori migliori di questa stagione e uno dei più carismatici. Al limite il discorso che si può fare è che affronterà il Mondiale dopo un'annata in cui ha avuto un super lavoro. L'anno prossimo non ci si può aspettare che ripeta, con la stessa disarmante continuità, le prestazioni a cui ha abituato i tifosi. 

Perché no - È un leader e a questa Roma serve comprarne altri, non venderli. È l'unico in difesa, per ora, ad avere un piede da centrocampista. È un punto di riferimento per i compagni. 

 

CAPRADOSSI:
Perché sì - La Roma non lo cederà, se non in prestito. Ha bisogno di fare esperienza, in serie A preferibilmente.

Perché no - Come quarto difensore, proveniente dal vivaio, non sfigura. Nel match con il Cagliari ha dimostrato di non patire l'emozione e di avere anche la personalità per far partire l'azione. 

 

FAZIO
Perché sì - Per l'età (31 anni) e per un possibile calo nella stagione post Mondiale. Peraltro se nella competizione dovesse ripetere alcune prestazioni romane, qualcuno potrebbe venire a bussare alle porte di Trigoria.

Perché no - Stesse motivazioni di Kolarov: è un leader ed è un vincente. La Roma non può fare a meno di queste caratteristiche. Ormai, tra l'altro, è perfettamente testato anche nella difesa alta che vuole Di Francesco. È il Comandante. 

 

BRUNO PERES
Perché sì - Si può dire: nonostante alcuni picchi (il salvataggio sulla linea contro Shakhtar), è stato tra i meno convincenti della stagione. In questo ruolo la Roma può rinforzarsi seriamente. Ha mercato, soprattutto in Turchia. 

Perché no - In alcune partite è sembrato quasi tornare ai fasti del passato: concentrato, veloce, tecnico. La speranza potrebbe essere quella che finalmente riesca a supportare le sue indubbie qualità con una tenuta mentale da grande giocatore. 

 

KARSDORP
Perché sì - La Roma non lo cederà a titolo definitivo. Minime (quasi zero) le possibilità che vada via in prestito. I dubbi, dei tifosi più che altro, riguardano l'aspetto fisico. 

Perché no - La Roma ha investito tanto su di lui l'anno scorso. Credeva e crede ancora in lui. Tutti a Trigoria sono certi che si getterà la sfortuna alle spalle e si riprenderà la fascia destra. La squadra ha un enorme bisogno di una Locomotiva sulla fascia. 

 

SILVA
Perché sì - Non può cederlo, è in prestito. Può decidere di non riscattarlo. Molto probabilmente sarà così. Se verrà rispedito al mittente è perché chi l'ha visto tutti i giorni pensa che si possa avere di meglio. 

Perché no - Quando è stato chiamato in causa non ha sfigurato. Niente fronzoli, buona fisicità, discreta velocità. Costo basso. 

 

MANOLAS
Perché sì - Ha 26 anni è nel pieno della sua carriera e ha fatto vedere a tutta Europa in Champions di cosa è capace: le offerte non mancheranno. Lui cosa vuole fare? L'anno scorso aveva già svuotato l'armadietto, poi è rimasto. È della stessa opinione o è interessato al grande salto?

Perché no - È il miglior marcatore che ha la Roma. È potente, velocissimo, bravo di testa, gli manca solo la sensibilità nel piede, ma come lui ce ne sono pochi. E i tifosi hanno ancora negli occhi l'esultanza al gol decisivo con il Barcellona.


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NAINGGOLAN
Perché sì - Ha 30 anni e per il tipo di gioco che fa gli anni contano. In questa stagione non ha ripetuto, a livello di gol e di rendimento, la straordinaria annata precedente. Qualche tifoso pensa che possa essere un sintomo di un inizio di declino. Se la Roma lo mettesse in vendita, il giorno stesso si formerebbe una fila. E magari dalla Cina potrebbero arrivare offerte irrinunciabili. 

Perché no - Ha un carattere esplosivo, è un lottatore. E' il primo che l'anno prossimo vorrà dimostrare di essere quello della scorsa stagione. E' uno di quelli con più fame di titoli e sarà arrabbiatissimo per la mancata convocazione per il Mondiale. Avete presente un Radja incavolato cosa può fare? 

 

STROOTMAN
Perché sì - Ha una clausola, quindi chi vuole se lo porta via (se lui è d'accordo ovviamente). Non è mai tornato quello pre-infortunio, anche se è comunque un giocatore sopra alla media. Non sembra rendere al massimo nel gioco di Di Francesco. A 28 anni potrebbe volere un'altra esperienza.

Perché no - È un giocatore di temperamento e carattere. Non mostra alcuna paura ed emozione nei big match. Nel pressing è ancora uno dei migliori del campionato. Occasionalmente, con il sinistro che ha, può anche rifinire. 

 

LORENZO PELLEGRINI
Perché sì - Anche lui ha una clausola. Non ha ripetuto le grandi annate del Sassuolo. Ci si aspettava un po' più di qualità da lui. 

Perché no - Ha grandissimi margini di miglioramento. La prima stagione in una big è sempre particolare per un giovane. Nella prossima non potrà che fare meglio visti i mezzi fisici e tecnici che ha. Nella batteria attuale dei centrocampisti è l'unico (insieme con Nainggolan) a sapersi muovere tra le linee, ad attaccare bene gli spazi e a provare spesso la giocata in verticale. 

 

DE ROSSI
Perché sì - Non andrà via. Non c'è un vero motivo per il quale dovrebbe lasciare la Roma. Quest'anno ha giocato e ha agito sempre da vero capitano. Purtroppo anche per lui gli anni passano e la mobilità in campo non può essere quella di una volta. Magari si può trovare un regista con diverse caratteristiche che possa giocare le partite con avversarie che si chiudono. 

Perché no - Tanti. Alcuni li abbiamo già scritti prima. Altri: al momento è l'unico centrocampista a cui riescano i lanci lunghi e le verticalizzazioni. Se la difesa quest'anno ha preso pochi gol, il merito è anche suo e delle sue coperture. Ha l'esperienza e la voglia che serve per vincere finalmente qualcosa. 

 

GONALONS
Perché sì - Non ci giriamo intorno: non ha reso come ci si aspettava. Ha commesso tanti errori, alcuni decisivi. Doveva essere un'alternativa di esperienza e "sicura" a De Rossi, ma spesso l'ha fatto rimpiangere. In Francia ha ancora mercato. 

Perché no - Potrebbe essere stata una stagione di ambientamento, gli si potrebbe concedere una seconda chance. Ha dimostrato, nelle giornate buone, di essere uno dei migliori nel cercare i giocatori tra le linee senza esagerare con i passaggi orizzontali che fanno imbestialire Di Francesco.

 

FLORENZI
Perché sì - Il suo contratto scade l'anno prossimo: o si rinnova o si vende. Alcune voci parlano di una richiesta di 4 milioni per prolungare, la Roma non avrebbe intenzione di concederglieli. Altri parlano di cifre più basse. Con lui la Roma può fare una plusvalenza altissima. Per una serie di circostanze, ancora non ha un ruolo ben definito. La Roma lo mette tra i centrocampisti, ma quest'anno per via dell'infortunio di Karsdorp ha giocato terzino. Il club potrebbe puntare su un giocatore più specializzato in un ruolo. 

Perché no - Di Francesco lo vuole vedere nel ruolo che ha sempre pensato per lui (probabilmente esterno di centrocampo o esterno alto a destra). Inoltre quest'anno si è dovuto sobbarcare un super lavoro viste le performance non di livello di Peres: una stagione con meno impegni potrebbe restituirgli la brillantezza di un tempo. Dà sempre il fritto per la maglia per cui tifa. 

 

GERSON
Perché sì - Nonostante i miglioramenti, non ha mai fatto faville se si esclude la trasferta di Firenze. Bravo a difendere la palla, ha avuto difficoltà nel prendersi qualche rischio nelle giocate. Un anno in prestito potrebbe farlo sbocciare definitivamente? L'arrivo di Coric sembra escludere proprio il brasiliano...

Perché no - Con un anno come questo alle spalle, potrebbe ripartire con nuove sicurezze. Sembra giocare con il freno a mano tirato, non a livello fisico quanto mentale. Se scattasse la scintilla? 


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PEROTTI
Perché sì - La Roma metterà mano all'attacco. È inevitabile, anche perché quest'anno la voce "gol fatti" non ha lasciato soddisfatto lo staff tecnico. Quindi potrebbe far parte di quella piccola rivoluzione in avanti. Di certo lui la porta non la vede proprio benissimo. Ha mercato, in Argentina se lo riprenderebbero all'istante.

Perché no - Quale giocatore della Roma sa dribblare meglio e creare subbuglio nelle difese avversarie? Ecco sì, Perotti. Nelle partite contro squadre chiuse lui è la soluzione ideale per spezzare gli equilibri. 

 

DZEKO
Perché sì - Solo un motivo: l'età. Ha 32 anni e gli attaccanti a volte hanno declini fisici improvvisi. Per il resto, vi viene in mente altro? 

Perché no - Nella Roma, al momento, praticamente segna solo lui. Uomo ovunque dell'attacco, ha spesso mascherato le difficoltà nella manovra tenendo lanci lunghi e facendo sponde di testa. Ha i piedi di un rifinitore e un paio di difensori avversari sono sempre impegnati nel tenerlo a bada. E' uno di quelli che sa come si vince. 

 

SCHICK
Perché sì - Anche qui, non ci giriamo intorno: è uno dei giocatori che ha deluso di più. La società ha speso (spenderà) un capitale su di lui, per ora non ha giustificato la spesa. Impossibile venderlo e anche cederlo in prestito. E' un valore che la società deve provare a far fruttare. 

Perché no - Non potrà fare peggio di quest'anno. I mezzi tecnici sono di grande livello: se si sblocca sarà l'uomo in più della Roma dei prossimi anni. L'anno scorso, peraltro, ha avuto tantissimi problemi fisici. Se la salute lo assiste, potrà fare tutta la preparazione e allora potrà essere giudicato in modo più preciso. 

 

UNDER
Perché sì - Solo se arriva una offerta monstre. Di quelle che sei sicuro che puoi prendere qualcosa di meglio per l'immediato e anche per il futuro. 

Perché no - Tutti hanno la sensazione che delle qualità di questo ragazzo abbiamo visto solo una piccola parte. Dopo un periodo di ambientamento, il suo 2018 è stato ottimo. Vede la porta come pochi della sua età, ha un sinistro esplosivo, sa fare movimenti da grande attaccante dietro ai difensori. E poi la sua velocità fa spavento: chiedete ad Alex Sandro di quell'accelerazione in Roma-Juve... 

 

DEFREL
Perché sì - Ha avuto tanti problemi fisici. Un caso o è un giocatore fragile? La sua stagione è stata modesta: grande applicazione, grande corsa, ma poco altro. La Roma ha speso tanto, ma qualche ammiratore c'è e il club potrebbe decidere di rientrare dei soldi e spenderli in altro modo. 

Perché no - Al Sassuolo aveva segnato e impressionato per l'impegno in campo. Potrebbe essere stata semplicemente una annata storta. Difficile trovare un attaccante con la sua predisposizione al sacrificio. 

 

ANTONUCCI
Perché sì - Vederlo all'opera (in prestito) in una squadra di A per dargli un minutaggio degno di questo nome, per capire di che pasta è fatto. Sembra buona, ma una stagione in provincia può dare più sicurezze a tutti. 

Perché no - Il ragazzo ha dimostrato grandi qualità, a Di Francesco piace tantissimo e potrebbe volerlo a Trigoria per lavorare personalmente con lui. 

 

EL SHAARAWY 
Perché sì - Stessa considerazione fatta per Perotti. È tra i vendibili per dare il via alla rivoluzione del reparto avanzato. È ancora giovane, ha mercato, non è difficile trovare un acquirente. Troppo discontinuo nell'arco di una stagione: prestazioni super, ma anche tante partite anonime. 

Perché no - Ha 25 anni e può ancora migliorare, soprattutto a livello di continuità, il suo più grande punto debole. Per il resto è tecnico, corre tantissimo, è bravo nei tagli ed è buona l'intesa con Dzeko. 


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ROMA - Non sarà rivoluzione, ma a Trigoria ci saranno parecchie facce nuove al termine del prossimo mercato. Alcune, familiari, invece non si vedranno più in giro. Monchi sa dove investire e ha un anno di esperienza alla Roma, che non è poco. Avrà molta più libertà dal punto di vista economico rispetto all'anno scorso: quelli che andranno via, lo faranno perché la società ha deciso così, non per esigenze di bilancio (così dice il ds).

Monchi, d'accordo con Di Francesco, ha intenzione di alzare la qualità in campo e il livello delle "seconde linee". Possibile, anzi i rumors dicono quasi probabile, che qualche big possa essere ceduto per prendere qualcuno di più funzionale o di più giovane. Ecco quindi, giocatore per giocatore, un'analisi sul perché vendere e perché no i componenti della rosa della Roma. 


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