Ecco Ante Coric, le mani della Roma sul "Messi croato"

Il giovane talento ha visione di gioco e la sensibilità giusta per l’assist vincente
Ecco Ante Coric, le mani della Roma sul "Messi croato"© EPA
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ROMA - Elegante, agile e tecnico; così si presenta Ante Coric, la nuova stella del calcio croato. Un talento che la Roma di Monchi non si è lasciata sfuggire e per 7 milioni, più uno di bonus, ha battuto la concorrenza di alcuni club inglesi come Liverpool, Tottenham e Manchester City, nonché quella di Juventus e Inter che avevano puntato il gioiellino della Dinamo Zagabria. Coric, classe ‘97, è un trequartista naturale che si muove con molta disinvoltura tra le linee. Un piccolo 10 destinato a crescere, un vero e proprio investimento in chiave futura. Nato a Zagabria, all’età di 9 anni entra nel settore giovanile della Dinamo per passare dopo due anni al Salisburgo, nonostante la corte di club importanti come Bayern Monaco e Chelsea. Nel 2013 torna alla Dinamo Zagabria e un anno dopo, a soli 16 anni, l’allenatore Zoran Mamic lo fa esordire in prima squadra insieme allo juventino Marko Pjaca

QUALITÀ -  Ante Coric impressiona per visione di gioco e tecnica, il suo baricentro basso gli consente spesso di saltare con estrema facilità l’avversario di turno. Una qualità, questa, che in patria lo ha portato a chiamarlo il “ Messi croato”. Agile nei movimenti e dotato di un tiro secco e preciso, a soli 17 anni ha trovato la prima rete in campionato. A distanza di due mesi, nel settembre del 2014, in Europa League contro l’Astra Giurgiu – all’età di 17 anni e 157 giorni - ha segnato la sua prima rete europea, diventando il più giovane marcatore della competizione superando il primato di Lukaku (17 anni e 222 giorni). Basta vederlo toccare il pallone per innamorarsi di Coric. «Credo molto in lui, è un giocatore dal gran talento», racconta l’agente Marko Naletilic, esperto di calcio croato. Visione di gioco da play basso. Tempi di inserimento e ultimo passaggio da trequartista naturale. Lo descrivono come un giocatore di palleggio, in grado di tenere il possesso e far girare la squadra.

CONTINUITÀ -  Tanti pregi ma qualche punto debole - normali per un neo 21enne - a partire dalla struttura fisica, ancora troppo gracile. Poi la continuità, un’altra mancanza , perché [...]

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