Lotito: Stiamo facendo una grande Lazio

Il presidente: «I cinque nuovi ci rendono più competitivi. Bisogna raggiungere gli obiettivi. La Champions? Spero che non si ripetano gli errori della scorsa stagione»
Fabrizio Patania
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ROMA - La Cupola di San Pietro all’orizzonte, le luci della notte di Roma, i dolci pensieri della Lazio, avvolta e circondata dall’entusiasmo dei suoi tifosi, tutti in fila per gli autografi e la presentazione della maglia bandiera. Un fascio di riflettori per illuminare l’aquila stilizzata sul petto, quasi una fusione con il popolo biancoceleste, come raccontava la coreografia della Tevere nella notte Champions con l’Inter. Olympia, sul braccio del falconiere Bernabé, sbatte le ali sulla terrazza della Rinascente, in via del Tritone, quasi volesse decollare. Claudio Lotito, al solito prudente, non si allarga a parole. Non dichiara l’obiettivo per la prossima stagione, riprovarci per il quarto posto, che pure aveva evocato nell’editoriale pubblicato dalla rivista ufficiale. «L’importante è raggiungere gli obiettivi, speriamo di riuscirci e di farci onore nel campionato italiano» sospira. Un traguardo sfumato a causa delle sviste arbitrali e delle ultime tre partite (Atalanta, Crotone e Inter) in cui la Lazio non è riuscita a sfruttare il match ball. Pungente Lotito. «Spero per il futuro non si ripercorrano quegli errori, anche di gestione e me ne accollo la responsabilità, che ci hanno impedito di raggiungere la Champions. Però, voglio ricordarlo, abbiamo vinto la Supercoppa battendo la Juve».

MOSSE - Poco prima aveva confidato il dispiacere per la cessione di Felipe Anderson, ormai definita con il West Ham. Fosse dipeso dal presidente, non sarebbe andato via. Ma la questione contrattuale era irrisolta, non rinnovava e il brasiliano, in rotta con Inzaghi, chiedeva di andare via. «L’obiettivo è quello di una crescita continua in Italia e in Europa. Alcuni vogliono andare via perché non hanno trovato continuità di gioco - ha spiegato Lotito riferendosi a Felipe - Noi vogliamo accontentarli a patto che la società venga remunerata nel modo giusto». La prima fase del mercato è stata superata, ora verranno ponderate le mosse. «A oggi ci sono cinque nuovi innesti: non solo sono idonei ad accrescere il potenziale della squadra, ma la rendono più competitiva per un futuro che darà certezza di risultati. La nostra organizzazione guarda al concreto e spero che produca risultati importanti sul piano sportivo».

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