Lazio: Milinkovic, Real al ribasso. Lotito resiste

L’effetto CR7 fa scendere l’offerta per il centrocampista serbo
Fabrizio Patania
3 min

ROMA - Lotito è entrato nella fase della meditazione, decine di contatti e di trattative in embrione, bisogna decidere da che parte andare e poi verrà disegnata la nuova Lazio, ancora sospesa tra la possibile rivoluzione o la chiusura delle manovre con altri due o tre ritocchi. Un vice Leiva, un fantasista al posto di Felipe Anderson e sto con Milinkovic. Il presidente ci pensa, ma non è sicuro di riuscirci, un po’ gioca e un po’ resiste, perché la parte di chi sta al tavolo e detta le condizioni gli piace da matti. Dipenderà dalla consistenza delle offerte in arrivo per il serbo, già tratteggiate dall’agente Kezman nell’incontro di una settimana fa in un ristorante vicino a via Veneto. Occhio, perché l’effetto CR7 si potrebbe avvertire. Il prezzo lo fa chi vende, ma il mercato si muove ogni anno seguendo una stella polare. L’estate scorsa le valutazioni erano schizzate alle stelle con i trasferimenti record al Psg di Neymar e Mbappè.

NUMERI - Ora fa testo la cessione di Cristiano Ronaldo alla Juve per 105 milioni al netto delle commissioni pagate a Mendes. Non è un caso che nei giorni scorsi si siano diffuse voci di un assalto imminente del Real Madrid per il gioiello serbo con un’offerta appena superiore ai cento milioni. Siamo lontani dalle cifre richieste in partenza: 155 milioni, ferma restando la posizione di Lotito. Non l’ha mai messo in vendita, se questi sono i numeri, è pronto a resistere chiedendo al serbo di restare per un’altra stagione alla Lazio, come spera Inzaghi. Se lo venderà, chiederà il rispetto delle sue condizioni, come risaputo. E chi pensa non sia accaduto per Felipe Anderson, rischia di sbagliare. Resta da sistemare una pratica non semplice per il 25% sulla plusvalenza da girare al Santos, ma Lotito ci sta lavorando. E per adesso si è garantito circa 40 milioni dal West Ham. Una cessione decisa solo perché richiesta con forza dal brasiliano (in scadenza 2020), scontento del suo impiego con Inzaghi, non più disposto ad accettare la panchina.Fosse dipeso da Lotito, avrebbe giocato di più e non sarebbe stato ceduto. Con Milinkovic il discorso potrebbe prendere una piega diversa per un motivo semplice: il suo contratto scade tra quattro anni, ovvero il 30 giugno 2022.

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