Monchi: «Per Alisson offerta fuori mercato, ma sarà una Roma più forte»

Il diesse giallorosso sul portiere ceduto al Liverpool e sul suo possibile sostituto: «Olsen? È un'idea ma non c'è fretta». Intanto si presenta Kluivert: «Sulle orme di mio padre»

ROMA - In casa Roma è il giorno della presentazione di Justin Kluivert, 19enne attaccante olandese e figlio d'arte acquistato dall'Ajax, ma con Monchi al suo fianco sono inevitabili le domande su Alisson ormai ceduto al Liverpool per 75 milioni di euro. «La trattativa è in fase molto avanzata e infatti il ragazzo è già in Inghilterra, ma non è ancora chiusa - precisa subito il direttore sportivo giallorosso -. Il lavoro del diesse è cercare di capire cosa sia megio in un dato momento per la società ed è per questo che abbiamo deciso di trovare un accordo con il Liverpool che aveva presentato un'offerta "fuori mercato". Questa scelta però non denota mancanza di ambizione perché di ambizione ne abbiamo ancora di più dello scorso anno. Finora abbiamo ceduto due giocatori importanti come Nainggolan e Alisson, ma ne abbiamo resi dieci: più di tutti e prima di tutti. Ambizione è fare le cose con la testa, senza prendere decisioni che mettano in difficoltà la società ed è importante in un momento in cui qui in Italia società importanti sono fallite e altre non possono giocare in Europa e hanno difficoltà ad allestire la rosa per decisione dell'Uefa».

 

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NON SOLO OLSEN
È un Monchi dunque che difende con orgoglio il suo operato: «Io sono arrivato qui per fare la squadra più forte possibile non per un anno ma per tanti anni. Sono sicuro al 100 c% che ci arriverò ma per salire al decimo piano bisogna prima fare tutti quelli prima. L’anno scorso si dicevano le stesse cose dopo le cessioni di Salah, Paredes e Rüdiger e invece abbiamo fatto la migliore stagione degli ultii 10 anni con il terzo posto in campionato e la semifinale in Champions League. È vero che Alisson è uno dei portieri più forti del mondo ma anche lui ha dovuto fare un percorso per diventarlo: quando l’anno scorso era partito Szczesny sembrava la fine del mondo e invece non è stato così». Il dirigente spagnolo non si sbilancia poi sul sostituto del portiere brasiliano: «Olsen? È una possibilità ma non l’unica, lavoriamo con tranquillità esenza fretta. Abbiamo Mirante, Fuzato più il baby Greco e vogliamo cercare le migliori consizioni tecnico-economiche per la società, senza farci prendere dalla pressione dopo la cessione di Alisson».

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IL FIGLIO D'ARTE
Monchi ha poi presentato Justin Kluivert: «È stata una trattativa complicata ma abbiamo preso un giocatore importante per il presente e per il futuro». Parole che hanno fatto brillare gli occhi del 19enne attaccante seduto al suo fianco: «Ho parlato con mio padre - ha detto il figlio dell'ex bomber olandese Patrick -, certo. Lui conosce bene questo campionato e mi ha detto alcune cose. Abbiamo parlato pero' non solo d'Italia ma di tutto il calcio a 360 gradi. Vorrei tanto seguire le sue orme in tutto e per tutto».


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ROMA - In casa Roma è il giorno della presentazione di Justin Kluivert, 19enne attaccante olandese e figlio d'arte acquistato dall'Ajax, ma con Monchi al suo fianco sono inevitabili le domande su Alisson ormai ceduto al Liverpool per 75 milioni di euro. «La trattativa è in fase molto avanzata e infatti il ragazzo è già in Inghilterra, ma non è ancora chiusa - precisa subito il direttore sportivo giallorosso -. Il lavoro del diesse è cercare di capire cosa sia megio in un dato momento per la società ed è per questo che abbiamo deciso di trovare un accordo con il Liverpool che aveva presentato un'offerta "fuori mercato". Questa scelta però non denota mancanza di ambizione perché di ambizione ne abbiamo ancora di più dello scorso anno. Finora abbiamo ceduto due giocatori importanti come Nainggolan e Alisson, ma ne abbiamo resi dieci: più di tutti e prima di tutti. Ambizione è fare le cose con la testa, senza prendere decisioni che mettano in difficoltà la società ed è importante in un momento in cui qui in Italia società importanti sono fallite e altre non possono giocare in Europa e hanno difficoltà ad allestire la rosa per decisione dell'Uefa».

 

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