Roma, Monchi blinda Manolas

Oltre al greco ci sono anche da sistemare i casi di Ünder e Lorenzo Pellegrini
Roma, Monchi blinda Manolas© LaPresse
Guido D'Ubaldo e Roberto Maida
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ROMA - Ci sono i contratti da rifare e i giocatori da blindare: alla prima categoria appartengono i casi di De Rossi, in scadenza, oppure di Dzeko ed El Shaarawy, che arrivano fino al 2020. Ben più complesse sono le situazioni di tre calciatori della Roma che non vanno ritoccate necessariamente nella durata, perché sono tutte programmate per resistere fino al 2022, ma nella sostanza pecuniaria. Kostas Manolas e Lorenzo Pellegrini ad esempio hanno clausole rispettivamente di 36 e 30 milioni: pensate se un emiro del Psg o un magnate del Chelsea decidessero di pagare 66 milioni, con il consenso necessario dei calciatori ovviamente. Significherebbe per la Roma perdere due capitali tecnici quasi decisivi nell’organico attuale a cifre non abbastanza gratificanti. Senza poter intervenire. Da qui i passi di Monchi per sistemare le due questioni, azzerando o almeno alzando il valore delle clausole, in cambio naturalmente di un robusto aumento di stipendio. Cengiz Ünder invece rappresenta un’istanza di segno opposto: è il giocatore a volere qualcosa in più dalla società, visto che guadagna meno di quasi tutti i giocatori della rosa e comunque di tutti i titolari. Per accontentarlo, per non togliergli entusiasmo, la Roma è disposta ad accontentarlo, magari inserendo una terza clausola, da 60 milioni, per fissare in partenza il prezzo di una plusvalenza. Tanto, come dice il diesse, al di là di quanto scritto nei contratti sono sempre i giocatori a decidere dove andare.


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