Conte si libera, ecco dove può andare

Il balletto Inter-Juve, il Milan soltanto in un caso, il timido sondaggio Roma. E all’estero panchine quasi al completo
Conte si libera, ecco dove può andare© Getty Images

Lo aveva detto, ha mantenuto. L’anno sabbatico rappresentava una necessità per Antonio Conte, a suo modo disgustato per l’epilogo in casa Chelsea malgrado due trofei in bacheca (una Premier e una FA Cup) nel bel mezzo delle incomprensioni - di mercato e non - con la signora Marina Granovskaia. Lo aveva detto, ha mantenuto, pur essendo andato vicino al Real lo scorso autunno, impalcatura crollata per le famose parole di Sergio Ramos (“il rispetto si merita”) che avevano smosso il suo orgoglio. E non rimosso quanto si era messo in testa la scorsa estate, la testa dura del salentino picchierebbe contro un muro e si farebbe male il... muro. Garantiamo. Il contenzioso con il Chelsea entrerà nel vivo in queste ore, ballano una ventina di milioni, ma intanto sta scadendo un contratto. L’anno sabbatico non prevede supplementi di relax. Soprattutto: le panchine d’Europa sono ormai al completo, dopo il rinnovo di Solskjaer con il Manchester United (ad Antonio sarebbe piaciuto). Quindi, casa dolce Italia. Le sponde sono tre. [...]


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INTER
Gran feeling con Marotta, Spalletti resta sul filo

Il problema dell’Inter è che la scorsa estate, dopo un mega mercato, nessuno si sarebbe immaginato di essere a fine marzo in questa situazione: fuori dalla lotta scudetto, fuori dalla Champions, fuori dall’Europa League, fuori dalla Coppa Italia, fuori da tutto. Certo, mantenere il terzo posto, comunque non scivolare oltre il quarto, è il minimo sindacale. Ma se ad agosto 2018 avessero detto: Juve punti 75, Inter punti 53, in tanti avrebbero stentato a crederci. L’abisso. Ora è vero che Spalletti ha un contratto fino al 2021 e che la nuova tendenza di Suning, potenza di fuoco, sarebbe quella di non scaraventare i soldi dalla finestra, ma noi aspetteremmo la fine della stagione, almeno un altro mese. Per capire l’aria che tira, soprattutto come tira. Conte è una tentazione fortissima, più di Mourinho oggi. [...]

INTER TRA CONTE E MOURINHO


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JUVENTUS
Ha chiarito con Agnelli decisiva la Champions

La prima cosa da fare è andata a dama: chiarire. Conte e la Juve si erano lasciati maluccio, anzi malissimo, nell’estate del 2014. Abbiamo negli occhi gli sguardi svampiti, anzi terrorizzati, per un divorzio sussurrato ma che non si immaginava potesse deflagrare così all’improvviso. Incomprensioni strategiche, un comunicato di addio, Max Allegri sull’uscio. Da quel giorno sono trascorsi mesi, anni, di gelo. Evitiamoci. Ma poi il tempo stempera, se ti vuoi bene non puoi odiarti, la cosa è stata ricomposta: ci sono foto recenti di sorrisi con Andrea Agnelli, i rapporti con lo zoccolo duro sono stati chiariti, un segnale di distensione. Al punto che, non troppe settimane fa, gli hanno chiesto “torneresti?”. Tornerebbe. Ma ci sono tanti paletti da saltare, le prossime settimane ci aiuteranno. [...]

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MILAN
Solo se Gattuso farà testacoda

Rino Gattuso ha convinto tutti, persino quelli che gli avevano pronosticato - lo scorso autunno - un panettone non commestibile. Anzi, erano talmente sicuri che non lo avrebbe mangiato (gli spifferi ci sono stati) che all’improvviso le quote sono crollate a dismisura. In pochi mesi, con il suo lavoro, ha avuto il potere di convincere tutti: non soltanto i giardinieri di Milanello che lo amano da sempre, ma anche i frequentatori delle stanze che contano: da Maldini a Leonardo, passando per Gazidis insediatosi strada facendo, ovviamente con l’avallo diretto della proprietà. Conte è sempre stato il nome in automatico accostato al Milan in caso di svolta, fin dalla scorsa estate. Il profilo che metterebbe d’accordo chiunque, dargli un budget non sarebbe un problema. [...]

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Lo aveva detto, ha mantenuto. L’anno sabbatico rappresentava una necessità per Antonio Conte, a suo modo disgustato per l’epilogo in casa Chelsea malgrado due trofei in bacheca (una Premier e una FA Cup) nel bel mezzo delle incomprensioni - di mercato e non - con la signora Marina Granovskaia. Lo aveva detto, ha mantenuto, pur essendo andato vicino al Real lo scorso autunno, impalcatura crollata per le famose parole di Sergio Ramos (“il rispetto si merita”) che avevano smosso il suo orgoglio. E non rimosso quanto si era messo in testa la scorsa estate, la testa dura del salentino picchierebbe contro un muro e si farebbe male il... muro. Garantiamo. Il contenzioso con il Chelsea entrerà nel vivo in queste ore, ballano una ventina di milioni, ma intanto sta scadendo un contratto. L’anno sabbatico non prevede supplementi di relax. Soprattutto: le panchine d’Europa sono ormai al completo, dopo il rinnovo di Solskjaer con il Manchester United (ad Antonio sarebbe piaciuto). Quindi, casa dolce Italia. Le sponde sono tre. [...]


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