Juve, idea Joao Felix: il gioiellino vale 120 milioni

Il suo modello è Kakà, lo paragonano a Rui Costa giocherà con CR7 in nazionale. E forse nella Juve... Quattro anni fa voleva mollare tutto!
Juve, idea Joao Felix: il gioiellino vale 120 milioni© AFPS
Andrea De Pauli
3 min

ROMA - Juventus, Barcellona, Real Madrid, Manchester United e Chelsea a questo punto devono rassegnarsi. Chi vorrà assicurarsi il cartellino di Joao Felix dovrà sborsare i 120 milioni previsti dalla clausola rescissoria e giungere a patti con Jorge Mendes, che pretenderà la sua bella fetta della torta. Nessuna intenzione di far sconti da parte del Benfica, a maggior ragione dopo l’esibizione di Europa League con l’Eintracht Francoforte di giovedì sera, che ha visto il gioiellino portoghese confezionare una tripletta - a 19 anni e 152 giorni nessuno ci era riuscito nella vecchia Coppa Uefa - a cui ha aggiunto, tanto per non farsi mancare nulla, anche l’assist per il compagno Ruben Dias. Prestazione da urlo che gli ha guadagnato le prime pagine dei principali quotidiani sportivi portoghesi. “Super Felix”, il gioioso grido di O Jogo. Record e A Bola, invece, hanno preferito concedersi qualche ossimoro, approfittando delle istantanee che immortalano il nuovo Menino de Oro del calcio lusitano in lacrime, immediatamente dopo aver segnato il terzo gol ai tedeschi. “Felix anche il pianto”, titola il primo, “Felix, da piangere per di più”, fa eco il secondo.

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SUPER WINGS - A mantenere il ragazzo di Viseu, cittadina dell’entroterra portoghese in provincia di Beira Alta, con i piedi ben piantati per terra ci pensa il grande mentore Bruno Lage, il tecnico che dallo scorso 4 gennaio, giorno della promozione dal Benfica B alla prima squadra dove ha preso il posto di Rui Vitoria, ha schierato sempre e comunque Joao Felix nell’undici titolare. Ben 22 partite di fila, a testimonianza di una fiducia incondizionata nel suo pupillo. “Se non avesse segnato, tutti avrebbero detto che era fuori forma, ma visto che ha fatto tre gol è già diventato un Super Wings», il commento divertito dell’allenatore degli encarnados. «Andiamoci piano, però, lasciamolo crescere e divertirsi». Difficile, però, non farsi travolgere dall’entusiasmo davanti alle giocate e ai numeri di un ragazzino nato il 10 novembre del 1999, che nella sua prima stagione tra i professionisti ha già messo insieme 36 partite, impreziosite da 15 reti e 7 assist

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