Sarri alla Juve, ora si corre

Dal via libera del Chelsea di venerdì agli ultimi passaggi formali: si avvicina sempre più l’annuncio dell’erede di Allegri. Paratici in stretto contatto, ritardato il rientro del tecnico in Italia per strategia. Da oggi siamo in pieno countdown
Sarri alla Juve, ora si corre
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Gli hanno detto: «Resta lì». Maurizio Sarri alla Juve è soltanto un fuoco lento che diventerà torrido nel giro di qualche giorno. Scelta fatta, risoluzione sulla parola venerdì scorso, in attesa delle carte da fi rmare. Poi gli hanno detto: «Devi tornare sabato o domenica con un aereo privato? Aspetta ancora un po’, tanto faremo la prossima settimana». Ha svuotato gli armadietti, preparandosi a lasciare la sua residenza alla periferia di Londra, ha coccolato il suo cane Ciro. Tenendosi in stretto contatto con Fabio Paratici. Proprio venerdì Ramadani era partito da Londra con i documenti necessari, quelli della libertà concordata già un po’ di tempo prima della trionfale fi nale di Baku con Europa League in bacheca.

Juve, Sarri prima scelta. I tempi dell'affare, tra Chelsea e Paratici

Siccome i fantasmi li vedono ovunque e spesso restano... fantasmi, possiamo assicurare che sabato scorso non ci sono stati incontri. Semplicemente perché Paratici era in relax a Capri e Sarri aveva allungato i tempi della sua permanenza londinese. Paratici ha continuato a rilassarsi (?) con il cellulare in mano, oggi riceverà un premio a Napoli, poi si apposterà tra Torino e Palazzo Parigi, il suo quartier generale milanese. Da oggi si metteranno a posto i dettagli, sulle carte stanno lavorando i legali, non serve un ulteriore e definitivo placet di Abramovic perché quello c’è già stato quattro giorni fa. Gli eccellenti rapporti tra i Blues e la Juve sono alla base di tutto, se fossero stati al 60 per cento e non al 101 i tempi si sarebbero allungati, qualcuno si sarebbe messo di traverso, i problemi sarebbero aumentati a dismisura. Ovvio che, nel giro di 48 ore, si debbano completare i passaggi burocratici. Countdown. Da almeno un mese a questa parte, la Juve è andata sparata su Sarri. Prima scelta per distacco. Mai preso in considerazione Pochettino, non soltanto perché sotto contratto con il Tottenham, ma anche e soprattutto perché Sarri rappresenta la RIVOLUZIONE invocata nella stanza dei bottoni.

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