© ANSAE’ la guerra dei nervi, tra due società che sono competitor e che non hanno neppure buoni rapporti, ma come nella passata stagione Roma e Inter sono costrette a fare affari di mercato. Un anno fa l’operazione Nainggolan, con Zaniolo in giallorosso, adesso i dirigenti si guardano in cagnesco per Edin Dzeko. L’Inter è andata sotto al centravanti quando si giocava ancora il campionato, il bosniaco dopo la partita contro la Juventus, dopo il suo ultimo gol in giallorosso, rivelò ad alcuni suoi amici in un ristorante a Ponte Milvio che sarebbe andato all’Inter. Prima ancora di sapere chi fosse stato il nuovo allenatore della Roma (se fosse arrivato Conte lo avrebbe voluto confermare, mentre oggi l’ex c.t. è il principale sponsor per farlo arrivare a Milano) e con la lotta per la Champions League (con Inter e Roma rivali dirette) ancora tutta da giocare.
MANOVRA STRATEGICA - Nei primi contatti per trovare un accordo per Dzeko, che si è già promesso all’Inter, non è stato trovato l’accordo. Tredici milioni l’offerta, venti la richiesta. Con la Roma che ha la necessità di fare quarantacinque milioni di plusvalenze entro la fine della prossima settimana. Nei prossimi giorni si rivedranno, per trovare un’intesa quasi obbligata. Ma la Roma, per avere più forza al momento di mettersi al tavolo con l’Inter, o solo per un inserimento strategico come manovra di disturbo nei confronti del club nearzzurro, si è attivata per Barella. Per il quale l’Inter è un pezzo avanti, anzi, ha già fatto quasi tutto. Ha l’accordo con il giocatore, che ha anche parlato con Conte e ha raggiunto un accordo di massima con il Cagliari per il pagamento con quasi quaranta milioni di base fissa, più altri dieci di bonus. Per superare l’Inter la Roma dovrebbe arrivare a quella cifra, quasi cinquanta milioni.
Leggi l'articolo completo sull'edizione del Corriere dello Sport-Stadio oggi in edicola