© EPAMADRID - Catalano dal carattere bello tosto e capelli da “marine”, Pau Lopez. Venticinque anni il 13 dicembre e già una storia da raccontare. Perché il ragazzo nato a Girona, che di professione fa il portiere, è cresciuto a pochi passi dai Pirenei, a Sant Aniol de Finestres, paesino di 300 abitanti che offre tanto dal punto di vista paesaggistico e della tranquillità, ma poco più. Viene dal “pueblo”, Pau, con la fame di chi vuole emergere a tutti i costi. E ci sta riuscendo alla grande, nonostante qualche delusione e qualche passo falso. Cresciuto nel Girona, è passato sin da giovanissimo alla cantera dell’Espanyol, con il quale ha debuttato nel 2014 in prima squadra in Coppa del Re e nel 2015 in Liga.
Il pestone alla pulga
Ma è nel gennaio del 2016 che si fa notare, purtroppo per lui non per meriti sportivi. In un derby di Coppa del Re con il Barcellona rifi la un pestone sulla caviglia di Messi a palla lontana. Accusato da stampa e da tifosi del Barcellona, pochi giorni dopo si sfoga sostenendo la sua innocenza, la non volontarietà del gesto, che aveva rischiato di far seriamente male alla Pulga.
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