Joao Felix: "Ringrazio Cristiano Ronaldo, ma io scriverò la mia storia"

Presentazione ufficiale per il talento portoghese, pagato 126 milioni dall'Atletico Madrid: "CR7 mi ha spiegato molto, ma voglio essere ricordato per quello che farò. Sfidare il Real sarà speciale"
Joao Felix: "Ringrazio Cristiano Ronaldo, ma io scriverò la mia storia"© EPA
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MADRID (Spagna) - Prime parole da calciatore dell’Atletico Madrid per Joao Felix, il 19enne talento portoghese passato dal Benfica ai Colchoneros per la bellezza di 126 milioni di euro. L’attaccante lusitano ha glissato sul prezzo dell’operazione che l’ha coinvolto: “Questi sono problemi di mercato – ha detto il ragazzo, al cui fianco c’era l’agente Jorge Mendes, regista del trasferimento - non ne so nulla, io gioco soltanto, faccio il mio lavoro per aiutare il club in cui mi trovo”.

Joao Felix e i consigli di Ronaldo

Non sono mancati, per Joao Felix, i consigli di un grande calciatore portoghese come Cristiano Ronaldo, che conosce bene la Liga e Madrid, sponda Real: “È un grande giocatore, attualmente il migliore del mondo e forse di sempre – spiega il nuovo attaccante dell’Atletico - mi ha detto molto di Madrid, che gli piaceva molto. Ma io sono qui per scrivere la mia storia, per essere ricordato come Joao Felix. Lui è Cristiano Ronaldo e io sono Joao Felix”.

Joao Felix: "Sfidare il Real Madrid sarà speciale"

Il primo impatto con l’Atletico è stato positivo: “Sono molto felice di far parte di questo progetto e della storia di questo club. Sono qui per dare una mano il più possibile, i compagni di squadra mi hanno accolto molto bene”. Poi il pensiero va all’imminente derby con il Real, che si giocherà il 26 luglio negli Stati Uniti, per l’International Champions Cup: “Giocare contro il Real Madrid è sempre speciale. Stando all’Atletico so che è speciale, è un rivale diretto”. Infine evita di considerarsi l’erede di Griezmann: “Mi distacco da questa pressione – spiega Joao Felix – a volte capita di sentire cose buone a volte no. Io faccio soltanto il mio lavoro per aiutare la squadra”.


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