Genoa, Barreca si presenta: "L'Italia mi mancava"

Il terzino: "Andreazzoli? Molto preparato. Al Monaco e al Newcastle sono stato un po' sfortunato. Il Grifone mi aveva già cercato lo scorso gennaio"
Genoa, Barreca si presenta: "L'Italia mi mancava"© LaPresse
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NEUSTIFT - Antonio Barreca è pronto a prendersi la fascia sinistra del Genoa per la prossima stagione. Queste le sue prime in conferenza stampa dal ritiro di Neustift. “Già a gennaio la società mi aveva cercato. Io ero contento della richiesta del Genoa ma poi alla fine la situazione non andò in porto. Ora sono contento di essere venuto qui in una società storica. Cercherò di ripagare la fiducia in campo. A gennaio l'affare saltò perché non combaciarono tante cose. Un po’ mi è spiaciuto, ora non devo più pensarci e pensare al presente”. L'anno all'estero ha accresciuto in Antonio la malinconia per il Belpaese: “L’Italia mi mancava. All’estero per un italiano è stato difficile. Ora sono tornato in un campionato dove sono cresciuto”. Sul suo ruolo: "Il quinto di sinistra diciamo che è il mio ruolo preferito, ma allo stesso tempo posso fare il quarto di difesa”.

Sui nuovi compagni: “Alcuni li conoscevo già, siamo un gruppo di ragazzi giovani molto affiatati possiamo fare bene. Conoscevo Biraschi con cui ho giocato in Nazionale, conoscevo anche Pinamonti mentre gli altri li conoscevo in campo da avversari”. Barreca viene da un'annata storta: “E’ stata una stagione un po’ sfortunata però ora non devo più pensarci. Ora sono carico e motivato. Al Monaco sono partito bene però i risultati non sono arrivati, abbiamo cambiato allenatore e da quel momento non mi sono più trovato bene. A Newcastle ho fatto fatica ad adattarmi al campionato inglese. Sono state due esperienze che mi hanno fatto crescere a livello umano e mentale”. Chiusura su Andreazzoli: “Non lo conoscevo prima ma l’ho seguito lo scorso anno ed è molto preparato, ha idee chiare in testa e spero con lui di toglierci soddisfazioni. Siamo tanti ragazzi bravi e preparati, non c’è stato uno colpito particolare. Questo fa bene per il gruppo”.


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