Ecco perché la Roma non riesce a vendere Schick

La cessione del ceco è frenata da un accordo capestro stipulato con Ferrero
Ecco perché la Roma non riesce a vendere Schick© LAPRESSE
Guido D'Ubaldo
2 min

Nel nuovo attacco di Fonseca sembra non esserci spazio per Patrik Schick. Il centravanti ceco non ha convinto durante il precampionato ed è fi nito sul mercato. Ma non ci sono offerte interessanti. Claudio Vigorelli, l’agente di Zaniolo, ha il mandato per trattare con la Roma l’attaccante per conto del Borussia Dortmund, ma l’offerta del club tedesco è ritenuta troppo bassa. Il club giallorosso è prigioniero di Schick, per un contratto capestro firmato con la Sampdoria due anni fa. In caso di cessione la Roma deve riconoscere a Ferrero la metà del ricavato del cartellino dell’attaccante, il cui valore oggi non raggiunge i venti milioni. Per assurdo sarebbe quasi meglio portare Schick a scadenza.

Tutti gli errori dell'accordo con la Sampdoria

Il contratto firmato alla fine di agosto del 2017 per il trasferimento dell’attaccante dalla Sampdoria alla Roma era molto articolato. L’acquisto è costato 42 milioni, così suddivisi: 5 per il prestito, 9 per l’obbligo di riscatto che è scattato dopo le prime presenze. Poi ci sono stati altri 8 milioni di bonus e altri 20 milioni garantiti alla Samp entro il 2020. Se Schick sarà ceduto, ai doriani spetterà la metà della cifra, altrimenti, se resterà in giallorosso entro tale data, comunque a Genova andranno 20 milioni garantiti fin da ora. Una brutta rogna per la Roma, mentre Ferrero si frega le mani.

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