MARSIGLIA - Lo sentono, eh sì, e ora quasi lo vedono: ne avvertono passi che s’avvicinano, non saranno suggestioni, e nell’aria c’è qualcosa di nuovo. E’ il mercato, va avanti (e indietro) così da sempre, tra affari che si costruiscono e altri che vengono demoliti in un nanosecondo: è la routine di chi compra e di chi cede, e c’è sempre un confine netto a separare interessi divergenti e strategie differenti. Però stavolta James Rodriguez non sa di sagoma o di fascinoso sogno: ha detto no (anche) al Fenerbahçe, ha scoperto che l’Atletico Madrid ha altro per la testa, ha convinto il Real Madrid a rifl ettere e a sbilanciarsi, s’è tenuto il suo posto a Valdebebas e si è messo lì ad aspettare il Napoli.
James Rodriguez-Napoli, avvicinamento
Bisognerà sgretolare le ultime resistenze, avere la certezza - per Florentino Perez - che non debba esserci neanche un euro di rimpianto, perché pure i ricchi hanno rispetto dei propri soldi e guai se non fosse così, poi si potrebbe (e si dovrebbe) procedere, attraverso un percorso definito in ore e ore di chiacchierate con Jorge Mendes e sostenute nell’ombra da De Laurentiis e da Ancelotti, ognuno per le proprie «competenze».
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