MARIENFELD - Muro su Milinkovic. E’ pronta a farlo la Lazio nelle prossime tre settimane di mercato. La società, ad oggi, è convinta che il Sergente rimarrà a Roma, lo pensa sfidando gli imprevisti. Inzaghi, parlando alla squadra, ieri mattina ha fatto riferimento alla permanenza di tutti i big: «Sono rimasti i più forti, dobbiamo crederci», ha detto nel discorso legato alla Champions, dando per scontata la conferma del Sergente. Simone ha temuto di perdere Sergej, col passare delle settimane s’è rasserenato, ha tirato un sospiro di sollievo soprattutto dopo la chiusura del mercato inglese, il gong è scoccato giovedì pomeriggio. Dallo United non si sono fatti più vivi, l’offerta da 75 milioni più bonus è rimasta un’intenzione, non s’è trasformata in trattativa.
Milinkovic, ecco gli scenari
Ci sono altri pericoli da evitare. Il mercato francese e il mercato spagnolo chiuderanno il 2 settembre, assieme a quello italiano. Dalla Francia, prima della partenza per Auronzo, preannunciavano l’assalto del Paris Saint-Germain. Leonardo, di nuovo alla guida dei francesi, non s’è fatto vivo ufficialmente, lavora per risolvere la grana Neymar, non è escluso che bussi per Milinkovic, suo vecchio pallino. Sergej piace a Juve e Inter, a Paratici e Marotta, in guerra sul mercato. I bianconeri, a maggio, avevano strappato un accordo verbale con il giocatore, poi sono spariti. E allora la Lazio punta sul sì del suo Sergente: Inzaghi non sa ancora se potrà averlo contro la Samp, sa che lo avrà contro la Roma. Il mercato chiuderà il giorno dopo il derby. Se Sergej sarà a Roma, gli sarà offerto il rinnovo.
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