Milan, Bennacer: "Mi ha voluto Giampaolo, è già tanto per me"

L'algerino: "Voglio dare il massimo perché conosco le mie qualità". Duarte: "Romagnoli grande giocatore, mi sta aiutando molto". Rafael Leao: "Posso giocare sia prima che seconda punta, ma devo crescere tatticamente"
Milan, Bennacer: "Mi ha voluto Giampaolo, è già tanto per me"© LAPRESSE
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MILANO - Scelto dal Milan che gli ha affidato le chiavi del centrocampo, Ismael Bennacer è stato presentato oggi alla stampa, insieme agli altri due acquisti Leo Duarte e Rafael Leao: "Mi sento bene e sono contento perché abbiamo una squadra buona e un centro sportivo bellissimo, si può fare il massimo qui. Il mio ruolo è playmaker davanti la difesa, poi dove preferisce il mister giocherò con piacere li". L'algerino è reduce dalla vittoria della Coppa d'Africa, come Paquetà che ha vinto la Coppa America: "Ho fatto una bella esperienza ma niente di grande perché il calcio in Africa è differente, ma ho fatto uno step ulteriore. Giampaolo mi ha chiesto di venire perché gli piace come gioco, e questo è già tanto per me. E' la cosa più importante, voglio dare il massimo perché conosco le mie qualità". Lo volevano anche altre società: "Ero in coppa d'Africa quindi non pensavo ad altri club, ma quando il Milan mi ha chiamato non ho pensato troppo. Loro mi hanno chiamato e questa è la cosa più importante". Il trionfo nella massima competizione africana non ha cambiato l'ex Empoli: "Sono lo stesso uomo, solo con più esperienza e sono ancora più convinto in me stesso. Voglio fare bene, ho preso più confidenza in me stesso ma qui è differente perché ci sono tanti grandi giocatori. Devo fare il massimo al Milan".

Duarte: "Vi racconto la chiamata di Maldini"

Acquistato dal Flamengo, Leo Duarte è alla prima esperienza in Europa: "Sono qui e sono molto felice. Mio padre me ne ha sempre parlato, per me è un orgoglio". Il classe '96 è stato chiamato niente meno che dalla leggenda rossonera per antonomasia: "Stavo facendo shopping con mia moglie quando ho ricevuto la chiamata di Maldini, mio padre è fan di Paolo e siamo orgogliosi di questo. Voglio fare la storia qui in questo club". L'adattamento al campionato italiano è appena iniziato: "Sono uscito dal calcio brasiliano ed è sicuramente diverso, soprattutto a livello tattico. Ho bisogno ancora qualche giorni per adattarmi al club e alle idee dell'allenatore. Voglio imparare la lingua e conoscere meglio il gioco di Giampaolo. A chi assomiglio? Credo che per il corpo e per il fisico posso ricordare Thiago Silva, ma con le dovute proporzioni. Se riesco ad avere metà del suo successo sarò felice, spero di prendere i punti positivi di Thiago". Al fianco di Duarte ci sarà l'ormai veterano rossonero Alessio Romagnoli: "E' un grande giocatore, quando vedevo le partite il Brasile lo seguivo. Mi sta aiutando molto nella posizione. Spero di adattarmi meglio per dare il mio contributo". Duarte sa che al centro della difesa c'è concorrenza: "Il Milan ha difensori di qualità, se devo mangiare erba qui per conquistare un posto lo farò. Sarà una lotta sana e chi starà meglio lo farà. Più difficile marcare gli attaccanti italiani o quelli brasiliani? Non ho ancora giocato contro gli attaccanti italiani, ma spero di aiutare il club annullando questi attaccanti in Italia".

Ecco Leao: "Devo migliorare tatticamente"

Colpo più caro dell'estate rossonera (è stato pagato 30 milioni più bonus dal Lille), su Rafael Leao c'è grande attesa: "Appena arrivato sono stato accolto benissimo, sono davvero felice di avere l'opportunità di far parte di questo grande club". Il classe '99 è sbarcato in Italia con addosso l'etichetta di fenomeno: "Sono felice di questi elogi, cerco però di lavorare con molta umiltà e di ascoltare tutti, poi sul campo però mi devo concentrare su quello che dice l'allenatore". Leao farà da spalla a Krzysztof Piatek: "Spero di potergli dare molti assist, mi piace molto giocare con la squadra e creare occasioni con la squadra. Fare gol è bello, ma giocare con la squadra per me è altrettanto importante. Io seconda punta? La posizione la decide il mister, io sono un giocatore a cui piace molto fare assist e muoversi molto in attacco. Posso giocare sia prima che seconda punta". Il giocatore di origine angolana ha scelto il Milan nonostante le molte offerte:
"È un sogno essere qui, le persone di questo club hanno fatto la differenza, hanno dimostrato di credere fortemente in me e di volermi". Rafael è nato lo stesso giorno di Ancelotti, il 10 giugno: "Rispetto Ancelotti ma io voglio fare la mia storia, mettere il mio nome nella storia del club. Non voglio essere uguale a nessuno". Il suo ex tecnico Tiago Fernandes lo ha paragonato a Ronaldo il Fenomeno: "Un paragone un po' scomodo: è un grandissimo giocatore, devo lavorare tanto per arrivare a quel livello. A me piace muovermi, giocare con la squadra, Tiago Fernandes mi conosce benissimo e sa che devo ancora migliorare, in finalizzazione e non solo". Giampaolo dopo il suo debutto in Kosovo ha detto che deve essere tatticamente più disciplinato: "In Italia è diverso rispetto al Portogallo, tatticamente le squadre sono molto più forti. Devo migliorare e perfezionare il mio gioco secondo le idee del tecnico. Sono andato al Milan perché è un club intenzionato a scommettere sui giovani di qualità. Stiamo costruendo una grande squadra anche fuori dal campo, tutti vogliamo centrare gli obiettivi".


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