© LAPRESSEMILANO - Sedotto e abbandonato. Per un paio di mesi, infatti, Correa è stato l’oggetto dei desideri del Milan. Non c’è stato verso, però, di trovare un’intesa con l’Atletico. Anzi, le distanze tra domanda ed offerta sono rimaste pressoché invariate. Per di più, non avendo ceduto altri elementi oltre a Cutrone, a fine mercato il Diavolo aveva pure tentato di cambiare la formula dell’operazione, puntando su un prestito con obbligo di riscatto. La porta dei Colchoneros, però, è rimasto sbarrata. Ed ecco così la pronta virata su Rebic, agevolata dalla disponibilità dell’Eintracht Francoforte ad accettare uno scambio di prestiti (per di più biennale) con Andrè Silva. Tuttavia, anche se Correa non è sbarcato a Milanello, la dirigenza rossonera è comunque rimasta in ottimi rapporti con il suo agente: Agustin Jimenez. A tal punto che, al momento di salutarsi, è arrivato un messaggio: per gennaio, ci risentiamo per De Paul.
Insomma, il Diavolo ora ha un nuovo giocatore nel mirino: stessa nazionalità di Correa, stesso procuratore, ma ruolo differente, ovvero centrocampista e non attaccante. Anche perché ora eventuali necessità potrebbero scattare in mediana, piuttosto che nel reparto avanzato. Saranno i prossimi mesi a stabilirlo. Vale a dire che dipenderà da come funzionerà il progetto di Giampaolo. Con un elemento in particolare a dover dimostrare di poter essere centrale e protagonista nel nuovo Diavolo. Si tratta, evidentemente, di Paquetà. Secondo il tecnico rossonero non ha le caratteristiche per fare il “suo” trequartista, le ha invece per diventare una "grandissima mezz’ala", a patto però che si tolga qualche abitudine brasiliana. Ci riuscirà? Lo si capirà, appunto, nelle prossime settimane.
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