Allegri: "Manchester United? Non parlo bene inglese, ma sto imparando"

L'ex allenatore bianconero, nel corso di un convegno a Varsavia, dribbla le voci dei giornalisti polacchi su un suo possibile approdo ai Red Devils. "Amo mettermi in discussione e quando sono arrivato alla Juve, dopo gli anni di Conte, molti hanno pensato che mi sarei bruciato"
Allegri: "Manchester United? Non parlo bene inglese, ma sto imparando"© ANSA
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VARSAVIA (POLONIA) - "Non parlo ancora bene l'inglese, ma sto imparando". Massimiliano Allegri prova a dribblare le domande dei giornalisti polacchi con una battuta che non è poi così distante dalla realtà. La sua risposta, nel corso di un convegno a Varsavia, è riferita alle domande che arrivano dall'Inghilterra sul suo presunto imminente futuro al Manchester United. Allegri non si sbilancia, scherza, ma ormai da mesi i tabloid britannici scrivono delle lezioni d'inglese che prende il tecnico toscano, l'indiziato numero 1 per sostituire Solskjaer il prossimo anno se non a stagione in corso, in caso di esonero del norvegese, tra l'altro per nulla da escludere. Non parla del suo futuro Allegri, ma in un'intervista a Przeglad Sportowy parla del suo modo di fare e intendere il calcio. "Se vuoi fare tutto da solo, non otterrai nulla - dice -. Non posso fare il medico, il fisioterapista e il preparatore atletico, non ne ho le competenze e il mio principio è sempre stato quello di circondarmi di persone intelligenti, anche da calciatore ho cercato di apprendere dai miei compagni. L'allenatore deve creare un ambiente di lavoro armonioso, condividere le responsabilità con gli altri e risolvere insieme i problemi. Io ascolto più di quanto dico".

Allegri: "Alla Juve ho trovato una squadra da ricostruire"

"Amo mettermi in discussione e quando sono arrivato alla Juve, dopo gli anni di Conte, molti hanno pensato che mi sarei bruciato - spiega Allegri -. Non era un compito facile, ho trovato una squadra che aveva bisogno di essere ricostruita, ho dovuto cercare modi per stimolare il gruppo, ho ascoltato e cambiato, ma non ho fatto rivoluzioni. Devi sempre fissare tre tipi di obiettivi: a breve, medio e lungo termine. Non ti devi fissare sui sistemi di gioco, ma sfuttare le caratteristiche dei giocatiori, sapendo che non possono essere uguali".

Allegri sul futuro di Mandzukic

Allegri fa tanti esempi, da Padoin a Ibrahimovic, arrivando a un giocatore che, si dice, potrebbe seguirlo al Manchester United. "L'allenatore deve chiedere al giocatore quanto può offrire. Ecco perchè Mandzukic è speciale per me, mi ha dato un incredibile spazio di manovra". Detto che ritiene un successo "l'essere rimasto in un grande club per 5 anni", Allegri parla dei polacchi che militano in Italia a cominciare da Szczesny. "È uno dei migliori portieri d'Europa. L'abbiamo preso dall'Europa ed è diventato subito il migliore della Serie A. Sapevamo che era tecnicamente e fisicamente eccezionale, ci ha impressionato con la mentalità e l'abbiamo scelto come successore di Buffon. Non soffre le pressoni, è concentrato sull'obiettivo, vuole vincere ed è difficile farlo arrabbiare".

Allegri su Piatek

Uno dei polacchi in questo momento più in difficoltà è Krzysztof Piatek. "Nella scorsa stagione è stata una grande sorpresa. Ha stupito tutti, ora deve confermarsi, dimostrare che non è una sorpresa e venir fuori da questo periodo di crisi. È un ottimo attaccante e può farcela", ha dichiarato Allegri che ha in Piotr Zielinski uno dei suoi pupilli. "Per me è un grande calciatore. Ha una grande tecnica. Vede molto bene il campo, è un giocatore prezioso per gli allenatori perchè può giocare in qualsiasi posizione. È uno dei centrocampisti più completi in Serie A".

(In collaborazione con Italpress)


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