Brescia, ecco il Corini bis: "Serviva chiarire con Cellino. Balotelli? Deve giocare"

Il tecnico appena richiamato in panchina: "Solo così troverà condizione e ruolo, io l'ho sempre protetto. Dobbiamo dare segnali nelle prossime partite, bisogna ritrovare lo spirito che ci ha portato in Serie A"
Brescia, ecco il Corini bis: "Serviva chiarire con Cellino. Balotelli? Deve giocare"© ANSA
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BRESCIA - "Per me è un giorno emozionante e gratificante. Vorrei ringraziare tutta la tifoseria per la grande vicinanza che mi ha dimostrato". Questo l'esordio di Eugenio Corini, appena tornato al comando della panchina del Brescia dopo l'interregno Grosso, durato tre giornate: "Domenica mi ha contattato il ds, ma gli ho detto che prima avrei dovuto parlare con Cellino, per chiarire le incomprensioni precedenti. Per le cose importanti bisogna lottare insieme, noi probabilmente non abbiamo avuto la giusta sinergia". "Queste settimane per me non sono state facili - ha proseguito Corini -, potrei rispondere punto su punto, ma sarebbe deleterio, mi concentro sul fatto che il presidente mi ha richiamato, tutto il resto non sarebbe produttivo. Ora serve ridare dignità, oltre ad ottnere risultati. Di cosa ho parlato con Cellino? Di aspetti tattici, ma il 95% della chiacchierata è servito per capirsi meglio. Il presidente nel comunicato ha scritto di un nuovo inizio, l'unico modo per mantenere la categoria. Ce la possiamo fare solo stando insieme".

"Ho ritrovato una squadra fisicamente in salute. Balotelli può essere una risorsa"

"Le ultime tre partite? Saluto Fabio Grosso, che è stato mio compagno di squadra. Ho ritrovato una squadra fisicamente in salute, probabilmente i ragazzi hanno avuto difficoltà a reagire agli eventi. Reggere le difficoltà è un valore che pensavo avessimo consolidato, ma non voglio giudicare una gestione non mia. Stavo troppo male per vedere le partite, le ho riviste sempre dopo". Su Balotelli, sempre al centro delle polemiche: "Non pensiamo al suo futuro, il futuro è rappresentato dalle prossime quattro partite. Dobbiamo tornare dentro alla corsa salvezza. Servono risorse per restare attaccati al campionato, e può esserlo tutta la rosaDobbiamo dare segnali nelle prossime partite, serve non avere paura di niente e se non ti assumi i rischi non puoi ritrovare lo spirito che ci ha portato in Serie A".

"Balotelli deve giocare per trovare ruolo e condizione"

"Quest'estate, dopo la promozione, c'è stato un momento in cui parlando con il presidente ho dato la mia disponibilità per allungare il contratto. Abbiamo avuto venti giorni particolari, dopo il colloqui decisivo ho presentato al presidente la possiblità di rassegnare le dimissioni. Per me la logica del progetto era dare solidità, è difficile parlare di obiettivi con un anno di contratto. Dando le dimissioni volevo fargli capire che non era un problema legato al contratto. In quel momento il presidente mi propone un prolungamento. Ho apprezzato, ma siccome mi aspettavo fosse fatto prima non ho accettato. La sentivo dentro questa squadra, ho avuto da parte della gente un grande senso di responsabilità, sono tornato per quello". "Cosa mi aspetto ora? In primis ritrovare noi stessi, giocheremo contro avversari forti ma il gap sarà sottile. Serviranno coraggio e voglia. Attaccanti? Donnarumma ha approcciato bene la categoria, Balotelli deve giocare per trovare condizione e ruolo. Loro sono finalizzatori, in certi momenti ritenevo non potessero giocare insieme. Con la Fiorentina Mario è rimasto fuori, io proteggo i miei giocatori, so cosa devo dire. Nel mio percorso ha fatto due gol, è sempre pericoloso, ma nella condivisione della fatica ha ampi margini di miglioramento. Torregrossa mi dà un'opzione in più, così come Ndoj" ha concluso Corini.


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