Pellegrini e Zaniolo, per Friedkin saranno i pilastri della Roma

Il nuovo proprietario ha intenzione di blindarli. Ieri gli applausi dei tifosi, presto i nuovi contratti
Pellegrini e Zaniolo, per Friedkin saranno i pilastri della Roma© LAPRESSE
Guido D'Ubaldo
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ROMA - Duemila tifosi felici ieri hanno ammirato Pellegrini e Zaniolo, nel primo allenamento dell’anno aperto al pubblico nello storico impianto del Tre Fontane. I due giovani sono stati tra i più applauditi, sono i gioielli della Roma, sono tra i calciatori italiani più richiesti, ma hanno scelto di proseguire il loro percorso in giallorosso. «Se dipendesse da loro non se ne andrebbero mai», assicura chi gli sta vicino e gli vuole bene. Dan Friedkin si prepara a sbarcare a Roma per fare le cose in grande. Soprattutto per cercare di vincere, soddisfazione che Pallotta non è mai riuscito a prendersi. C’è grande attesa e un composto entusiasmo nel mondo giallorosso per l’imminente arrivo del nuovo proprietario. Che per provare a vincere partirà proprio dai due gioielli che fanno sognare i tifosi.

La priorità di Friedkin

Con il primo allenamento del 2020 è nata la nuova Roma di Pellegrini e Zaniolo. L’obiettivo del futuro proprietario è quello di blindare i due gioielli. Presto sarà definito il rinnovo del romano, che studia per diventare capitano. Sarà stracciata la clausola rescissoria e Lorenzo diventerà la guida della nuova Roma. Con Fonseca si è ritagliato uno spazio importante, è destinato a crescere ancora, anche all’interno dello spogliatoio. Zaniolo si trova benissimo con il tecnico portoghese. Dal punto di vista tattico interpreta il ruolo di esterno in modo diverso rispetto al passato, è più vicino alla porta, infatti quest’anno segna anche di più. Si diverte ed è convinto di poter vincere con la Roma. In occasione dell’ultimo gol realizzato contro la Fiorentina ha baciato la maglia sotto la curva che ospitava i tifosi giallorossi. Più chiaro di così... Friedkin garantirà la loro conferma. Per costruire una squadra competitiva, che possa stazionare stabilmente in zona Champions, comincerà dalle fondamenta, per assicurare una continuità tecnica che in questi anni è mancata, con la cessione dei pezzi migliori, ogni stagione, come strategia per tentare un complicatissimo mix tra le esigenze di bilancio e quella di classifica. Durante la gestione Pallotta la Roma non ha mai saputo trattenere i suoi giocatori più forti, da Pjanic a Rüdiger, fi no a Salah ed Alisson, che sono saliti sul tetto del mondo con il Liverpool. Sono stati tanti i campioni persi per strada, sacrificati all’esigenza di fare cassa.

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