Ibrahimovic torna? E' rebus Milan

L'attaccante è in Svezia mentre in casa rossonera è andato via Boban, suo punto di riferimento. Più ipotesi in gioco: Zlatan potrebbe anche decidere di lasciare il calcio
Ibrahimovic torna? E' rebus Milan© LAPRESSE
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MILANO - E se l’Ibra-bis fosse già terminato? Come noto, dopo lo stop al campionato, l’attaccante ha fatto rientro in Svezia per raggiungere la sua famiglia, che non l’ha mai accompagnato in Italia. Al momento non ci sono previsioni per una ripresa dell’attività agonistica e, inevitabilmente, nemmeno per gli allenamenti. Alla fine della scorsa settimana il Milan ha comunicato che i cancelli di Milanello rimarranno chiusi almeno fino al 3 aprile. Ma anche quella data ormai sembra superata dagli eventi. Ormai, infatti, il timore che la stagione non si concluderà sta diventato via via più concreto e, di conseguenza, Ibrahimovic potrebbe davvero non fare più ritorno. Del resto, nello spazio di pochi giorni è successo di tutto dentro e fuori dal Diavolo. La spaccatura tra l’area tecnica, composta da Boban e Maldini, e Gazidis si è trasferita in pubblico. Il risultato è che il croato è stato allontanato. E anche il destino dell’ex-terzino, al di là della sua positività al Coronavirus, annunciata sabato scorso, quando già era avviato alla completa guarigione, appare segnato. Insomma, nel nuovo Milan non ci sarà più chi l’aveva convinto a tornare. E allora avrebbe senso proseguire per un altro anno, senza le stesse garanzie di prima? Solo che, nel frattempo, a questo interrogativo, se ne sono aggiunti anche altri.

L’idea del ritiro era già balenata nella testa di Ibra lo scorso autunno. Poi, Boban e Maldini, appunto, avevano saputo toccare le corde giuste per spingerlo a tentare una nuova avventura in rossonero. Quando ha accettato, però, aveva già avvisato che la questione si sarebbe posta nuovamente al termine della stagione. E, tra i nodi, c’era anche la sua capacità di fare ancora la differenza. Beh, quello è stato sciolto nel giro di poche partite, alla luce di come lo svedese è riuscito a ribaltare il Milan. Resta, però, un calciatore che lo scorso ottobre ha compiuto 38 anni. Insomma, certi pensieri sono assolutamente normali. In più, si è aggiunta la famiglia. Nel senso che il coronavirus gli ha acceso un altro dubbio sull’opportunità di trascorrere un intero anno lontano dalla moglie Helen e dai figli Maximilian e Vincent.

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