Medel, il Cile nel cuore: ma resterà al Bologna fino al 2022

Il "pitbull" ha nostalgia del suo paese, ma rispetterà il contratto: la folta concorrenza non lo spaventa
Medel, il Cile nel cuore: ma resterà al Bologna fino al 2022© LAPRESSE
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BOLOGNA - Se ti chiamano dal tuo Paese e ti chiedono se un giorno torneresti volentieri a giocarci come puoi non rispondere sì, non avrebbe senso, vorrebbe quasi dire voltare le spalle alla tua gente. Non fosse altro perché in quella Nazionale sei una bandiera e il modello da seguire per i più giovani da tanti anni. Ecco, può essere spiegata così quella frase regalata da Gary Medel ai media cileni, perché è vero che il “pitbull” del Bologna è molto attaccato sia alle sue origini che a quel calcio, ma è altrettanto vero che sta bene a Bologna e che almeno per il momento non ha alcuna intenzione di togliere le tende da Casteldebole. Non dimenticando quello che è un particolare di sicuro non trascurabile: il centrocampista cileno sbarcato a Bologna dal Besiktas è legato al club rossoblù da un contratto che scade nel giugno del 2022. Come dire: tra Medel e il Bologna è ancora in essere un rapporto biennale, e da entrambe le parti c’è la volontà di rispettarlo, portandolo alla conclusione. 

Il diktat di Sinisa

Sì, questo è il succo del discorso, e se da una parte è sicuro che il capitano Poli sarà contento di dover recitare questo copione, da un’altra il Bologna (e parliamo sia dei dirigenti che di Sinisa), spera che Medel sia deciso a fare altrettanto. Della serie: il problema non sarà tanto il contratto, quanto la sua voglia di accettare quelle che saranno via via le decisioni tecniche prese da Mihajlovic. In questo senso: avendo tanta concorrenza in mezzo al campo, dove in ciascuna partita dovranno cercare di ritagliarsi uno spazio sia i più esperti che i più giovani, nessuno dovrà pensare di avere il posto assicurato solo perché si porta dietro un cognome e un passato più importante di altri, all’atto pratico tutti partiranno alla pari e ancora una volta i prescelti saranno figli del lavoro settimanale e della selezione naturale che come è accaduto dal primo giorno del suo sbarco a Casteldebole a quando il campionato è stato fermato dalla pandemia Sinisa sottoporrà la squadra. E’ questo il concetto che il tecnico serbo farà valere alla ripresa dei lavori, o per la chiusura di questa annata o per l’apertura della prossima, perché fin da subito preferirà fare chiarezza con tutto l’organico, per non ritrovarsi ad affrontare più avanti [...]

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