Pagina 2 | Roma, Pallotta riapre la trattativa con Friedkin: ecco lo sconto

ROMA - Pallotta prepara il risanamento dei conti, ma intanto continua ancora a sperare di chiudere la trattativa con Friedkin. La Roma lo ha messo per scritto, nella pubblicazione della semestrale. «Sono ancora in corso contatti con un potenziale investitore, seppur rallentati per effetto della diffusione del virus Covid-19». In altre parole, la Roma ci tiene a far sapere che la trattativa tra Pallotta e Friedkin per la cessione della pacchetto azionario di maggioranza non è mai tramontata. A Houston aspettano di conoscere il bilancio di fine anno che verrà pubblicato il prossimo 30 giugno per decidere poi se riavviare la trattativa.


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ANCORA TAGLI - Dalla relazione si evince che la Roma si comporta come qualunque altra società alle prese con la crisi causata dal Covid-19. Con il taglio degli stipendi ha abbassato il passivo di trenta milioni, ma la previsione al 30 giugno è sem-pre quella di avere un disavanzo di circa 110 milioni. Sono venute meno tante entrate, a cominciare dai ricavi del botteghino e se non si riprenderà a giocare la situazione sarà ancora più delicata. Pallotta ha comunicato che è pronto a intervenire, procederà all’aumento di capitale. Ha già messo 89,1 milioni ed è disposto a metterne altri 45 circa. Con calma e senza fretta, quando sarà necessario. E inviterà a farlo anche ai suoi soci, quelli che non hanno manifestato la volontà di uscire.

Bisognerà procedere con il taglio dei costi per far quadrare i conti. La spalmatura degli stipendi sposterà inevitabilmente i debiti sull’esercizio della prossima stagione. Il taglio dei costi riguarderà ancora l’abbattimento del monte ingaggi dei giocatori, ma anche il costo del personale, che attualmente incide molto con circa 250 dipendenti. Sarà necessario ancora qualche plusvalenza, derivante dalla cessioni di calciatori. Nella passata stagione questa voce è stata negativa, si è passati da 76 a 19 milioni.

Leggi l’articolo completo sull’edizione odierna del Corriere dello Sport-Stadio


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ANCORA TAGLI - Dalla relazione si evince che la Roma si comporta come qualunque altra società alle prese con la crisi causata dal Covid-19. Con il taglio degli stipendi ha abbassato il passivo di trenta milioni, ma la previsione al 30 giugno è sem-pre quella di avere un disavanzo di circa 110 milioni. Sono venute meno tante entrate, a cominciare dai ricavi del botteghino e se non si riprenderà a giocare la situazione sarà ancora più delicata. Pallotta ha comunicato che è pronto a intervenire, procederà all’aumento di capitale. Ha già messo 89,1 milioni ed è disposto a metterne altri 45 circa. Con calma e senza fretta, quando sarà necessario. E inviterà a farlo anche ai suoi soci, quelli che non hanno manifestato la volontà di uscire.

Bisognerà procedere con il taglio dei costi per far quadrare i conti. La spalmatura degli stipendi sposterà inevitabilmente i debiti sull’esercizio della prossima stagione. Il taglio dei costi riguarderà ancora l’abbattimento del monte ingaggi dei giocatori, ma anche il costo del personale, che attualmente incide molto con circa 250 dipendenti. Sarà necessario ancora qualche plusvalenza, derivante dalla cessioni di calciatori. Nella passata stagione questa voce è stata negativa, si è passati da 76 a 19 milioni.

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