Lautaro Martinez, i controlli del fisco non fermano il Barcellona

Secondo quanto riportato da As, la strategia per arrivare all'acquisto dell'attaccante dell'Inter non sarà modificata dai problemi con l'Hacienda
Lautaro Martinez, i controlli del fisco non fermano il Barcellona
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BARCELLONA (Spagna) - Il Barcellona sa che nella prossima sessione di calciomercato dovranno essere prese in considerazione tante variabili, che le sue mosse saranno controllate ancora più di prima. Ciò non toglie però che Lautaro Martinez resti una priorità. Fonti interne al club, racconta il portale spagnolo As, presumono che i conti saranno controllati dallo Stato a causa dell'ERTE (Expediente de Regulación Temporal de Empleo), cioè il licenziamento temporaneo di alcuni dipendenti per via della crisi economica generata dalla pandemia.

Lautaro, il Barcellona non molla

Ma allo stesso tempo ritengono che questo non costituirà un ostacolo per affrontare il calciomercato estivo, per il quale l'attaccante argentino resta l'obiettivo principale. La clausola dell'attaccante dell'Inter è di 111 milioni di euro, ma il club blaugrana non sembra disposto a pagare più di 60 milioni e vuole completare l'operazione attraverso l'inserimento di due contropartite tecniche tra (scrive Sport.es) Umtiti, Júnior Firpo, Semedo, Arturo Vidal, Rafinha e Todibo. Una trattativa complicata, ma non impossibile. E che soprattutto non sarà condizionata dai controlli del fisco.

Nessun problema con il fisco

A Barcellona spiegano infatti che l'ERTE sia stato applicato ad altre aree del club, non alla prima squadra, dove c'è stato "un accordo di adeguamento salariale, esattamente come accaduto al Real Madrid. In ogni caso resteremo vigili, non preoccupati". Le fonti del club aggiungono infatti che l'Hacienda (il fisco spagnolo) abbia già un ufficio all'interno del Barcellona e che a causa della presentazione di questa forma di licenziamento temporaneo è probabile che vengano intensificati i controlli. Il fatto non è però sorprendente, perché "ogni anno abbiamo un'ispezione", tanto che nell'edificio degli uffici "c'è una sala riunioni e di lavoro con una capacità di sei persone che non viene più utilizzata, la lasciamo libera tutto l'anno per gli ispettori dell'Agenzia delle Entrate".


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