Alla Juve scoppia il caso Rabiot: non si sa quando rientrerà a Torino

L'ex Psg non avrebbe ancora comunicato i suoi programmi alla società, che non avrebbe gradito questo comportamento
Rabiot: 7 milioni di euro© Juventus FC via Getty Images
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TORINO - La Juve riabbraccia (quasi) tutti i suoi fenomeni. Insieme a Dybala, a scaglioni prestabiliti, alla Continassa si sono presentati anche gli altri bianconeri che sono rimasti in Italia durante il lockdown o che sono rientrati in tempo per le due settimane di isolamento, come Pjanic. Oltre al bosniaco hanno lavorato Bonucci, Cuadrado, Bernardeschi, Chiellini, De Sciglio, Bentancur, Ramsey. Per tutti lavoro in campo, doccia nella camera personale del JHotel e via a casa: questa è la prassi al tempo del Coronavirus. Ad osservare, a debita distanza, questi primi bagliori di ripresa dell’attività c’era il vicepresidente, Pavel Nedved. Buffon, invece, si è presentato al JMedical per i controlli medici, così come i membri dello staff e i collaboratori della squadra. Non è ancora tempo di allenarsi in campo, invece, per gli stranieri rientrati negli ultimi giorni a Torino: Ronaldo, Matuidi, De Ligt, Khedira, Alex Sandro, Douglas Costa e Danilo stanno osservando i quattordici giorni di isolamento imposti dalla legge.

Juve, le spine Higuain e Rabiot: rientri ancora da fissare

Discorso a parte, invece, per Higuain e Rabiot, ancora a casa rispettivamente in Argentina e Francia. Per entrambi non si conosce ancora la data del ritorno: il Pipita potrebbe fari rientro a Torino a prossima settimana inoltrata; l’ex Psg, invece, non avrebbe ancora comunicato i suoi programmi alla società, che non avrebbe gradito questo comportamento.


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