TORINO - «Il futuro dipende da cosa fai oggi». Miralem Pjanic torna a farsi sentire sui social con un messaggio enigmatico sul domani, proprio nei giorni in cui è al centro di tante voci e trattative. L’oggi è la Juve ma l’interrogativo riguarda appunto il domani. All’orizzonte c’è il Barcellona in un affare che dovrebbe coinvolgere Arthur. E’ questa la condizione necessaria affinchè il bosniaco possa sbarcare al Camp Nou: la Juve lo cederà soltanto in cambio del brasiliano. E proprio l’ex Gremio nelle ultime ore sembra aver lanciato segnali di apertura incoraggianti dopo che nelle ultime settimane aveva opposto resistenza alla prospettiva di un addio. Il no del centrocampista aveva un po’ frenato i discorsi tra i club, nei quali rientra anche De Sciglio. Frenati ma non interrotti, perchè sotto traccia il lavoro diplomatico è proseguito. Così ora Arthur sembra aver ammorbidito un po’ la sua posizione dopo l’intransigenza iniziale e la trattativa può ripartire su basi più solide.
Dopo quattro stagioni potrebbe chiudersi quindi l’avventura di Pjanic in bianconero: rinnovamento ma anche un occhio ai bilanci, perchè la cessione del bosniaco consentirebbe di dare ossigeno ai conti. La Juve perderebbe la qualità sopraffina in regia di Pjanic e la rimpiazzerebbe con Arthur, mezzala di buona tecnica ma anche di sostanza e corsa, quantità e ritmo, che può agire anche davanti alla difesa. Gol? Non tanti, in verità: 4 in 23 presenze in questa che è la seconda stagione al Barça, zero lo scorso anno quando, all’esordio in blaugrana, ha disputato 44 partite. Arthur ha goduto della grande fiducia di Valverde, il tecnico esonerato lo scorso gennaio, meno da parte del suo successore Setién, che infatti lo ha schierato titolare solo 4 volte in 11 gare della sua gestione. Forse anche pensando a questo utilizzo ridotto, il giovane brasiliano ora sta riconsiderando la possibilità di dire sì alla Juve. Pjanic-Arthur, destini incrociati.