ROMA - Corsa dolcissima, morbida, da piste di atletica: dribbling, scatto, cresta bionda, progressione, tiro (soprattutto di destro). Ma anche fantasia, eleganza, muscoli. Il Napoli è in pressing su Victor Osimhen, attaccante alto un metro e 85, nato a Lagos il 29 dicembre del 1998: dalla scuola-calcio dell’Ultimate Strikers al Wolfsburg, fino al prestito di due anni fa allo Charleroi, dove ha segnato diciannove gol tra campionato e play-off, incantando nella squadra allenata dall’italo-belga Felice Mazzu. A portarlo a Lille è stato il ds Luis Campos, che lo ha scelto per sostituire Pepé, passato all’Arsenal nella scorsa estate dopo essere stato trattato proprio dal Napoli. Campos si è presentato negli uffici dello Charleroi e ha chiuso la trattativa per l’attaccante nigeriano, costato dodici milioni e ora valutato almeno 50.
Osimhen, al Lilla stagione da favola
Osimhen l’anno scorso era stato seguito dal Milan e piaceva anche all’Atalanta, ma il Lille aveva già guadagnato una posizione di vantaggio e ha aspettato che lo Charleroi lo riscattasse per tre milioni e mezzo dal Wolfsburg per definire l’affare. E il debutto in Ligue 1 di Osimhen, terzo con la Nigeria nell’ultima edizione della Coppa d’Africa, è stato un pacco sorpresa con il fiocco rosso: doppietta, standing ovation, un posto nella Top 11 del giornale “L’Equipe”. In 38 partite giocate in questa stagione fra campionato e coppe ha segnato 18 gol e regalato sei assist.
Osimhen, il Mondiale vinto da capocannoniere
Osimhen ha vinto un Mondiale Under 17 con la Nigeria nel 2015 in Cile, chiudendo il torneo anche con il titolo di capocannoniere (10 gol e due assist nella nazionale allenata da Emmanuel Amuneke). Spesso nel corso della carriera è stato paragonato a Didier Drogba, ora Napoli lo aspetta.