Inter-Sanchez, con lo United è come una partita di poker

Prosegue serrata la trattativa con i Red Devils. Marotta e Ausilio puntano sul fatto che il cileno non è giovanissimo e che agli inglesi costerebbe moltissimo di ingaggio
Inter-Sanchez, con lo United è come una partita di poker© Inter via Getty Images
2 min

MILANO - Una partita a poker senza esclusione di colpi. E’ ciò che si sta rivelando la trattativa tra Inter e Manchester United per Sanchez. I Red Devils hanno tentato l’affondo la scorsa settimana, mettendo in chiaro che non avrebbero concesso il prolungamento del prestito del cileno fino al termine della stagione se il club nerazzurro non lo avesse acquistato a titolo definitivo. Marotta e Ausilio, però, hanno replicato, dettando le proprie condizioni. Che prevedono al massimo un prestito con obbligo di riscatto, ma a cifre ridotte, oppure un trasferimento a costo zero, nel senso che lo United dovrebbe lasciare libero Alexis senza nemmeno un euro. In sostanza, è come se l’Inter voglia andare a “vedere” il gioco del club inglese, che, a logica, può forzare la mano fino ad un certo punto, visto che Sanchez è un giocatore che va per i 32 anni e che non ha mercato. La partita resta aperta, ma solo fino al 5 agosto, ovvero quando è in calendario Inter-Getafe e quando scadrà il prestito del cileno.

Il club nerazzurro ha studiato con cura la sua strategia. Che parte da una considerazione: se Sanchez dovesse ritornare alla base, Solskjaer avrebbe indietro un giocatore che ha già scartato, ma che alla società andrà a costare un totale di 55-60 milioni di euro, tra ingaggio lordo e bonus, per le due stagioni che verranno. Già perché a differenza di quella attuale, con i Red Devils fuori dalla Champions e quindi con tutti gli ingaggi dei giocatori decurtati del 25%, nella prossima torneranno nell’Europa che conta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA