Fiorentina, finita la Champions l'obiettivo è Paredes

Il regista argentino ha raggiunto una finale storica col Psg: la voglia di portarlo in viola è forte ma servono i giusti tempi. L'ipotesi è quella di un prestito biennale
Paredes, 27 anni, centrocampista del Psg© EPA
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FIRENZE - Da una parte l’esperienza di chi ha giocato un po’ ovunque, in Italia (dal 2014, col Chievo), in Russia e pure in Francia, oltre all’Argentina, dall’altra la qualità che progressivamente è andata ad arricchire il suo bagaglio. Leandro Paredes, 26 anni oggi di proprietà del PSG, è finito nei radar della Fiorentina anche per questo. Che il suo impiego dal primo minuto, ieri sera, nella semifinale di Champions contro il Lipsia possa essere un messaggio silenzioso alla dirigenza viola? Possibile, ma di certo c’è che il giocatore ha voglia di tornare ad essere protagonista con continuità, non solo una tantum. Si capirà di più nelle prossime ore. Paredes conosce benissimo il campionato italiano, per altro la sua metamorfosi tattica da regista si è consolidata proprio in Toscana, all’Empoli con Giampaolo allenatore, e anche questo dettaglio potrebbe trasformarsi in un valore aggiunto. L’argentino, è evidente, non è il solo finito sotto la lente, ma l’appuntamento coi francesi è già segnato in agenda.

Dopo essere stato uno dei punti di riferimento del PSG nella prima parte del 2019 (17 le presenze in campionato, di cui 14 dal primo minuto), fin dall’inizio della stagione agli sgoccioli Paredes ha dovuto fare i conti con diverse esclusioni. Delle 26 convocazioni ricevute in Ligue 1 (su 27 partite disputate prima dello stop per il Covid), il regista sudamericano è stato titolare soltanto 8 volte, subentrando in 9 occasioni e dovendosi accontentare in altrettante della panchina. La voglia di tornare ad accendersi i riflettori addosso, tentando nuovamente l’assalto pure alla Seleccion, lui che ha contribuito al terzo posto in Coppa America nel 2019, è fortissima e la Fiorentina potrebbe rappresentare l’occasione più ghiotta. Il compito più difficile sarà quello del ds viola, perché c’è da convincere il club di Al-Khelaïfi a discutere sulla base di un prestito, magari biennale e obbligatorio al raggiungimento di determinate condizioni, sulla base di quanto fatto con il Wolverhampton per Cutrone.

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