Juve, da Douglas Costa ad Alex Sandro: serve un tesoretto

Rosa e ingaggi da alleggerire: Paratici è ancora in missione a Londra
Juve, da Douglas Costa ad Alex Sandro: serve un tesoretto© Juventus FC via Getty Images
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Caccia al tesoretto nella City. Secondo giorno di missione a Londra, ieri, per la Juve, intenzionata a far decollare il mercato in primis con le uscite, per poi piazzare i grandi colpi. La prima necessità del club bianconero è risaputa: sfoltire la rosa, abbassare il monte ingaggi e ringiovanire il gruppo. Tre fronti non semplici da far andare a dama, in un periodo così atipico e complicato per il calcio, com’è quello attuale. Ecco allora che la permanenza nella capitale inglese di Fabio Paratici si è prolungata, per proseguire il lavoro iniziato nella giornata di mercoledì, prima di far ritorno a Milano dove è stato intercettato nel pomeriggio. L’agenda del direttore dell’area tecnica era di nuovo fitta di appuntamenti, perchè tanti sono i fronti aperti e le discussioni imbastite.

Red Devils

Principale interlocutore, il Manchester United. Nel cuore di Londra, infatti, si trovano anche gli uffici di rappresentanza dei Red Devils, con cui la Juve sta discutendo di diversi protagonisti che sono sulla lista dei sacrificabili dei campioni d’Italia. Primo fra tutti, Douglas Costa. Il brasiliano piace al tecnico Ole Gunnar Solskjaer che lo ha inserito tra gli obiettivi da portare a Old Trafford, dopo la delusione della sconfitta in semifinale di Europa League contro il Siviglia. Non è la prima volta che gli inglesi pensano all’attaccanti juventino e chissà se questa è la volta buona per arrivare al traguardo. La Juve non è rimasta soddisfatta delle ultime due stagioni di DC11, costellate da infortuni e da qualche scivolone comportamentale fuori dal campo e quindi, in caso di offerte convincenti, è pronta a prendere in considerazione il suo addio. Lo United si è già mosso, ma il primo approccio non è stato sufficiente: 30 milioni non rappresentano l’obiettivo sperato da parte del club bianconero, che punta almeno a 40 milioni. L’intento è quello anche di mettere a segno una plusvalenza per dare ossigeno ai conti e Douglas pesa in bilancio ancora per 22 milioni.

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