Con grande correttezza, senza nascondere la verità, Hulk ha già informato i dirigenti dello Shanghai SIPG che lascerà la Cina: “Il 31 dicembre scade il mio contratto. Mi avevano chiesto di fissare un incontro, ma ho risposto che non ho intenzione di rinnovare. Ho ricevuto proposte da grandi club europei e da alcune società brasiliane”. Il centravanti brasiliano, 34 anni, tre titoli con il Porto e uno in Russia con lo Zenit di Spalletti, si svincolerà il primo gennaio. Nello Shanghai SIPG, tra i suoi compagni, c'è anche Oscar, ex mezzala della Seleçao e del Chelsea. Cerca una nuova sfida, in grado di motivarlo e affascinarlo. Una carriera da 295 gol, un’avventura cominciata in Brasile con la maglia del Vitoria e proseguita in Giappone, nel Porto, nello Zenit e in Cina, dove nell’estate del 2016 è stato ricoperto di soldi (ingaggio di 19 milioni e mezzo a stagione) per sposare il progetto.
A cercarlo, nelle ultime ore, è stato anche il Porto: c'è l’ipotesi di un ritorno allo stadio "do Dragão" a distanza di otto anni e mezzo. Sergio Conceição lo aspetta, Hulk si è preso qualche settimana di tempo. Ma i segnali accendono le speranze del presidente Pinto Da Costa, che lo aveva ceduto nel 2012 allo Zenit per quaranta milioni. Un affare d’oro per il club russo, che ha vinto - con l’aiuto di Hulk - anche una Coppa e una Supercoppa di Russia. Riuscendo a rivenderlo, poi, allo Shanghai SIPG a una cifra più alta: 55 milioni.