© EPAROMA - Chiuso in se stesso in attesa di mostrare il cartellino rosso al Covid, Tiago Pinto ha cominciato a usare il telefono per conto della Roma. Oltre a confrontarsi con la famiglia Friedkin, che lo ha scelto, il (prossimo) general manager ha chiesto e ricevuto informazioni dal quartier generale di Trigoria, convergendo sulla necessità di imprimere il marchio già al mercato di gennaio. D’altra parte non è bello presentarsi a mani vuote a casa d’altri... Fonseca, che parla la stessa lingua di Pinto, vorrebbe un terzino e un attaccante per completare la rosa. Per il momento la società intende accontentarlo sul primo elemento.
L'occasione Montiel dal River Plate
Sfumato il giovanissimo Reynolds, che andrà al Cagliari via Juventus, si cerca comunque un profilo giovane, che abbia un ingaggio sostenibile e un futuro intrigante. Nelle ultime ore, non a caso, è tornato sulla scrivania di Pinto un dossier che la Roma aveva esaminato l’estate scorsa: il giocatore è Gonzalo Montiel, argentino di passaporto spagnolo classe ‘97, punto fermo della nazionale di Lionel Scaloni. Gioca nel River Plate e ha il contratto in scadenza a giugno. La sua clausola rescissoria è di 20 milioni di dollari ma il suo status di quasi svincolato può offrire un buon margine di trattativa all’eventuale acquirente. Il ragazzo piace anche a Walter Sabatini, che si è informato per il Bologna. Occhio perché Montiel era stato sondato anche dal Benfica - giusto la squadra da cui proviene Tiago Pinto - che a sua volta ora vorrebbe dal romanista Bruno Peres, un altro terzino destro che va in scadenza a giugno.
La linea verde che ha in mente Tiago Pinto
Naturalmente non è l’unico nome sulla lista della Roma. Che nel frattempo ha apprezzato i progressi di Karsdorp e vuole affiancargli un talento da inserire con relativa calma nell’organico. Si è parlato anche dell’olandese Frimpong (Celtic) e del baby Soppy (Rennes). Non sembrano praticabili invece le soluzioni italiane, a cominciare da Faraoni del Verona che pure sarebbe gradito a Fonseca.
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