Milan, i giorni di Tomori: attesa per il riscatto

Maldini e Massara lanciano l'assalto (con lo sconto) al Chelsea per il difensore
Milan, i giorni di Tomori: attesa per il riscatto© LAPRESSE
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MILANO - La scaletta del mercato rossonero prevede un ritmo serrato per tutta l’estate, tra acquisti, cessioni e riscatti la dirigenza del Milan è già partita “risolvendo” il rebus Donnarumma con l’ingaggio del portiere francese Mike Maignan. Da oggi però inizia la settimana di Fikayo Tomori e saranno giorni di chiamate e contatti con il Chelsea, fresco vincitore della Champions League contro i rivali del Manchester City. I Blues hanno già fatto sapere nei colloqui dei giorni scorsi di non aver alcuna intenzione di trattare sul prezzo del riscatto, ma la dirigenza rossonera in queste ore ci proverà lo stesso. Il Milan per prendere Tomori dovrà versare nelle casse del Chelsea ventotto milioni di euro ed è questa la vera priorità nella settimana appena cominciata. Il calciomercato è fatto a step e il management rossonero prima di catapultarsi su altre trattative vorrebbe chiudere una delle più importanti dell’estate, soprattutto in termini economici. Infatti la proprietà americana ha dato carta bianca a Gazidis, Maldini e Massara nella gestione del riscatto di Tomori, perché si tratta di un giocatore che mette tutti d’accordo. C’è piena sintonia nel club per l’acquisto a titolo definitivo del centrale inglese, uno dei protagonisti della cavalcata del Milan verso il secondo posto.

Ok del giocatore

Fikayo è riuscito sorprendentemente a inserirsi con rapidità nei meccanismi di squadra, diventando subito titolare. In cinque mesi ha fatto passi da gigante e tranne un paio di prestazioni discutibili, è stato uno dei migliori nel girone di ritorno del Milan di Stefano Pioli. Il difensore inglese ha caratteristiche uniche nel reparto arretrato milanista e il tecnico alla lunga lo ha preferito al capitano Alessio Romagnoli. Tomori è felice della sua esperienza al Milan e vorrebbe rimanere, sta imparando l’italiano ed è considerato fortissimo, con ampi margini di miglioramento, anche dai compagni di spogliatoio. «Al Milan sto bene e mi sento a casa», ha più volte detto agli amici e davanti le telecamere. 

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