Mbappé, il campione con pieni poteri

Mbappé, il campione con pieni poteri© EPA
Antonio Giordano
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Alla tenera età di 23 anni, Kylian Mbappé - che è un fenomeno - deve indossare altri panni e, con la velocità supersonica di cui dispone, imparare pure a decidere cosa fare standosene seduto dietro a una scrivania, dinnanzi ad un computer, accomodandosi in panchina, inventandosi non solo i gol e gli assist ma pure le strategie tecniche e, peggio ancora, quelle finanziarie, semmai indicare a Nasser Al-Khelaifi anche un pizzico di politica internazionale, perché non si sa mai. Ma per la modica cifra di (circa) 50 milioni di euro annui, si può fare.

Mbappé, 50 milioni l'anno e porta in faccia al Real Madrid

Raramente s’è visto un plenipotenziario così giovane ed investito di responsabilità talmente grosse da poterne essere sommerso, nonostante in quel francesino dalla faccia da bambino ma dal cervello d’un diplomatico si nascondano un’intelligenza e un cinismo talmente esuberanti da sbattere la porta in faccia al Real Madrid senza neppure farsene un plissé. Kylian Mbappé è il «pallore» d’oro che cala sul calcio, perché non si può che restare storditi dinnanzi ad un trattato di diritto internazionale, ad un bignami d’economia e ad una full-immersion da manager omnicomprensivo al quale viene concessa qualsiasi delega, esclusa quella di decidere su se stesso.

Il Psg drogamercato, Mbappé neanche come Maradona o Ronaldo o Messi

Il Psg ha voluto semplicemente ricordare di essere un microcosmo a parte, di fregarsene del fairplay finanziario, che vive dentro regole e principi esclusivamente propri, capace di spendere quanto vuole e come vuole e quindi drogando il mercato, ma anche di fornire un nuovo indirizzo (de)formativo a questo mondo, del quale si pensava d’aver visto tutto. Diego Armando Maradona, un’entità suprema, non ha goduto - né mai chiesto - privilegi del genere, è rimasto se stesso e nella sua parabola da Dio (ritenuto tale dalla gente) s’è negato l’Onnipotenza. Che neppure Cristiano Ronaldo e Lionel Messi hanno mai invocato o inseguito, confinando l’enormità del loro genio su tratti di umanità che adesso risplende mentre Parigi sistema il divo nella piaga.


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