Asensio avvisa il Real Madrid: "Andare via a scadenza è una possibilità"

L'attaccante spagnolo, rimasto nel giro della nazionale nonostante il poco spazio avuto in stagione nella squadra di Ancelotti, manda una frecciata ai Blancos a un anno dal possibile svincolo
Asensio avvisa il Real Madrid: "Andare via a scadenza è una possibilità"© EPA
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Marco Asensio ha arricchito la propria già sontuosa bacheca costruita nelle cinque stagioni al Real Madrid con la doppietta Liga-Champions League che ha permesso all’attaccante classe ’96 di continuare a scalare la classifica dei giocatori con il maggior numero di titoli vinti con la maglia dei Blancos.

Marco Asensio e il "marchio" sulla Champions League del Real Madrid

Pur non rientrando tra i titolari neppure sotto la gestione Ancelotti, l’ex Espanyol è riuscito a ritagliarsi il proprio spazio risultando decisivo con l’assist per il gol di Rodrygo, quello del provvisorio 2-1 nella rimonta sul Manchester City nel ritorno della semifinale di Champions e tanto è bastato per convincere il ct della Spagna Luis Enrique a inserire il giocatore tra i convocati per le partite di Nations League.

Asensio e il futuro: "Ci sono tre possibilità..."

Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della gara contro la Svizzera, Asensio è però uscito allo scoperto circa la propria situazione contrattuale, che, salvo rinnovo o cessione, lo vedrà andare in scadenza con il Real Madrid nel giugno 2023. Uno scenario che non sembra preoccupare troppo il giocatore, pronto anche a restare un altro anno a Madrid per poi diventare padrone del proprio cartellino: "Ci sono tre possibilità, che rinnovi con il Real, che me ne vada subito, ma anche di restare un’altra stagione rispettando il contratto per poi andare altrove. In questo momento penso solo alla nazionale, poi valuterò il da farsi”.

"Ancelotti e Luis Enrique allenatori bravi, ma diversi"

Avvicinato nei mesi scorsi anche al Milan, Asensio ha poi però ammesso di confidare in un'inversione di tendenza a livello di minutaggio già dalla prossima stagione: “Giocare per la nazionale è sempre bello e dà autostima, ma di sicuro per le prossime stagioni vorrei avere più continuità di rendimento, sentire più fiducia attorno a me, quella che ultimamente non ho avvertito a Madrid". Infine un paragone tra Ancelotti e Luis Enrique: "Apprezzo entrambi. Carlo ha esperienza, è un uomo saggio. Luis Enrique è un ottimo allenatore che ha ottenuto grandi risultati e riesce a trasmettere carica ai giocatori".


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