Voti alla Serie A: l’Inter è in fuga

Squadre e società al lavoro in vista della partenza anticipata del campionato a metà agosto. A sei settimane dal via ecco la prima pagella
Voti alla Serie A: l’Inter è in fuga
Alberto Polverosi
6 min

Stanno ripartendo tutte e tutte molto in fretta. Se il campionato inizia il 13 agosto, un mese e mezzo prima (cioè adesso) si va in ritiro e si giocano le amichevoli. Il mercato, da sempre un fastidio per ogni allenatore, quest’anno cambierà gli equilibri di partita in partita. Prima della fine di questa sessione estiva la Serie A sarà già arrivata alla quarta giornata. E siccome il Qatar, stravolgendo il calendario, impone a tutti di correre, se un acquisto sarà definito all’ultimo giorno di mercato rischia di entrare in sintonia con la nuova squadra a campionato inoltrato. Calcisticamente, un disastro.

La qualità degli affari

Quello che si nota dai primi affari è il tentativo di aumentare, ove possibile, la cifra della qualità. Finora la squadra più attrezzata delle ultime due stagioni di Serie A, ovvero l’Inter, ha fatto ancora meglio scegliendo in tre diverse direzioni: la potenza muscolare (Lukaku), la corsa (Bellanova), la tecnica (Mkhitaryan), la geometria (Asllani). Quanto a qualità, la Juve ha lasciato andare Dybala (se ne pentirà?), ma lo sta per sostituire con gli assist del suo connazionale Di Maria. Lo stesso Dybala potrebbe arricchire l’Inter, il Milan o il Napoli che ha bisogno del sostituto di Insigne. Qualità (in prospettiva, ma non tanto in prospettiva) anche per la Lazio con Cancellieri e per il Bologna se arriva Ilicic.

Inter numero 1

In questo momento (ma anche nei prossimi momenti se le concorrenti non si danno una svegliata) è la squadra che si è arricchita di più. Ha individuato in Mkhitaryan il giocatore che può agilmente diventare l’alternativa a Calhanoglu. Adesso Inzaghi ha 4 fortissimi titolari per i tre posti di centrocampo, più il predestinato Asllani. Se va via Skriniar, arriva Bremer (e forse migliora la difesa) o Milenkovic (e forse la peggiora, ma di poco). Il vantaggio di Inzaghi, rispetto ai suoi colleghi, è notevole: ha quasi tutti già a sua disposizione. Il punto di svolta ulteriore può essere Dybala: se Marotta vuole aiutare l’allenatore non lo prende, se vuole aiutare la squadra lo prende.

Il ritardo del Milan

Qui si va sulla fiducia, su quanto si è visto nella stagione scorsa, conclusa dal Milan con lo scudetto. L’assurda durata della trattativa per il rinnovo di Maldini-Massara costringe il club a una partenza a scoppio ritardato. Magari i due dirigenti hanno da tempo le idee chiare e le scelte sono già ben indirizzate, ma sta di fatto che finora Pioli può contare solo su Origi. Quanto a Dybala farebbe molto più comodo al Milan che all’Inter, ma anche Ziyech potrebbe aiutare l’allenatore nelle scelte offensive.

La Juve del post Dybala

La rinuncia ai gol, alla tecnica e alla fantasia di Dybala avrà un peso nella nuova Juventus. E’ stata una scelta basata solo su aspetti economici, sul piano tecnico è poco comprensibile. Per rimediare ha preso Di Maria (ancora un grande giocatore, nonostante l’età) e Pogba che deve recuperare il meglio di sé, lasciato proprio a Torino e non sempre mostrato a Manchester. In attesa di capire come nascerà il trio Di Maria-Vlahovic-Chiesa (le premesse sono ottime), il problema, anzi, il dilemma, di Allegri è in difesa: senza Chiellini (ahi ahi) e con o senza De Ligt? E se De Ligt se ne va, arriva Koulibaly? Un giudizio più approfondito va rinviato all’esito di questa ampia e per ora ipotetica trattativa.

La fantasia di Napoli

Deulofeu è un’operazione che non convince tutti, così per sostituire Insigne (e Mertens...), oltre a Kvaratskhelia bisogna aspettare un colpo di fantasia. E anche qui siamo a Dybala, un giocatore che nel “Maradona” farebbe innamorare tanta gente. Con Dybala, il georgiano e Olivera il Napoli consegnerebbe a Spalletti una squadra più forte della stagione scorsa e il 2°-3° posto sarebbe un obiettivo concreto, non più un’impresa.

Lazio avanti

Manca un giocatore fondamentale alla Lazio, manca il portiere, ma trattandosi appunto di un ruolo così...sensibile è certo che Tare ne consegnerà a Sarri uno più dotato di Strakosha e Reina. L’empolese Vicario andrebbe bene. Intanto c’era bisogno di un difensore ed è arrivato Romagnoli, ex capitano del Milan. C’era bisogno anche di aumentare il livello tecnico in attacco ed è stato acquistato Cancellieri. I primi movimenti danno una Lazio in miglioramento.

Roma indietro

Lo stesso non si può dire della Roma che, oltre a Celik, ha messo dentro l’esperto Matic ma ha perso uno dei giocatori-chiave della stagione di Mourinho: Mkhitaryan era il centrocampista ideale per Mou che ancora oggi non sa se Zaniolo farà parte della prossima Roma. Frattesi potrebbe diventare il Barella della Roma, ma per adesso i dubbi non mancano, così come i giorni per risolverli.

Le altre squadre

Rispetto all’inizio della stagione scorsa la Fiorentina non ha più Vlahovic (ceduto poi a gennaio), Torreira e Odriozola, tre giocatori decisivi per la conquista del 7° posto. Al loro posto Jovic (che come spessore sta a metà strada fra Vlahovic e Cabral, ma più vicino al suo connazionale che al brasiliano), Mandragora e presto Dodò. In più è vicino l’acquisto di Gollini. Per i viola un passo in avanti in vista della Coppa. Potrebbe migliorare anche il Bologna se riuscisse a formare la coppia Ilicic-Arnautovic, fantasia più potenza. Per Gasperini il centrocampista che voleva, Ederson, ma se l’Atalanta degli americani vuole tornare in Europa deve fare di più.


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