Caro Dybala, riduca il suo ingaggio e una squadra la trova

Quello dell'ex attaccante della Juve è il caso dell'estate: da undici giorni ufficialmente uno dei giocatori più ricchi di talento è senza squadra
Paulo Dybala, 28 anni, 39 presenze e 15 reti nell’ultima stagione: PARTE© ANSA
Xavier Jacobelli
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Paulo Dybala è il caso dell'estate. Da undici giorni è ufficialmente senza squadra uno dei calciatori più ricchi di talento e di classe in circolazione (e ce sono sempre meno). In Rete sta facendo la Joya dei meme sul suo conto: ormai non si contano più, come le maglie che gli sono state cucite addosso, saltabeccando fra Inter, MIlan, Roma, Napoli, Manchester United, Atletico Madrid, Barcellona, Arsenal. Ha scritto Andrea Ramazzotti stamane sul Corriere dello Sport: "Dybala è prigioniero dell'ingaggio e del suo futuro". Non poteva scrivere meglio. Conoscete bene la cronistoria del mancato rinovo contrattuale con la Juve; degli abboccamenti con l'Inter; del filo diretto con Marotta; del ciclone Lukaku che ha rovinato i piani dybaliani complicando i marottiani; di Milan, Napoli e Roma alla finestra, in rigoroso ordine alfabetico. Tutto chiaro, tutto circostanziato, ma, se è la somma che fa il totale, il risultato è deprimente per il ventottenne argentino: si avvicina la metà di luglio, tutte le squadre hanno ripreso la preparazione collettiva e lui si allena da solo, il campionato sembra ancora lontano, ma il 13 agosto, invece, sta diventando un incubo per un calciatore oggi in ritardo con gli allenamenti, a digiuno delle prime amichevoli di stagione.

Tutto questo, Paulo lo sa bene, come sa bene che adesso è inutile voltarsi indietro, recriminare su quell'offerta juventina dell'autunno scorso respinta al mittente o sulla proposta intervista dell'8 giugno scorso, tenuta a bagnomaria per una settimana, la settimana in cui l'inconfondibile sagoma di Lukaku già cominciava stagliarsi alla Pinetina. Dicono che fra oggi e domani, l'ennesimo confronto con Antun, il suo agente, sarà decisivo per capire che cosa fare, dove andare, in quale club giocare. Può essere. Un fatto è certo: se Dybala e chi ne cura gli interessi riducono le loro richieste, una squadra Dybala la trova subito. C'è la fila per accoglierlo a braccia aperte, ma a quella condizione, una conditio sine qua non, locuzione latina che significa condizione indispensabile per raggiungere un accordo e non "a condizione che siamo qua noi", come sentenziò una volta un esimio collega, autoproclamatosi magister latinorum. Dia retta, Dybala: siamo tutti suoi estimatori e amiamo il suo calcio, di cui lei è un riconosciuto solista. Si tagli lo stipendio e vedrà che una squadra la trova subito. Facendo anche un figurone.


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