Il mercato è ricominciato, ma nessuno in Serie A può permettersi colpi eclatanti, modello Al-Nassr/ CR7, per intenderci: quella è un'operazione tanto finanziariamente folle quanto politicamente esplicita. Se la può permettere solo il club caro al principe Mohammad Bin Salman Al Sa'ud che, anche per mezzo del calcio e dello sport in generale, punta ad affermare una nuova immagine internazionale dell'Arabia Saudita. Questo, però, è un altro discorso. In Italia, la sessione invernale delle contrattazioni si annuncia povera di colpi eclatanti a causa della crisi che assilla molti club, come ribadiscono i debiti con il Fisco provvidenzialmente spalmati sui prossimi cinque anni. Tuttavia, due società, non a caso la prima e la seconda in classifica, brillano per tempismo e programmazione.
Il Napoli, che ha deciso di prolungare sino al 2027 il contratto di Amir Rrhamani, 28 anni, è piombato su Ounahi con tutta la rapidità che contraddistingue le mosse di Giuntoli (Kvaratskhelia docet). Il Milan, preso atto dei tempi lunghi di soluzione del problema Maignan, ha chiuso la trattativa per Devis Vazquez, il ventiquattrenne portiere colombiano del Guarani. Maldini & Massara hanno appena iniziato il lavoro di gennaio. Il pressing sul Santos per Angelo Gabriel, 18 anni, ala dal conclamato futuro, è la loro seconda mossa. La terza si chiama Noah Okafor, 22 anni: se Leao non firma, l'alternativa è l'attaccante svizzero del Salisburgo che il 6 settembre scorso segnò ai rossoneri il gol del momentaneo vantaggio austriaco, poi neutralizzato dal pareggio di Saelemaekers. Giovani, talentuosi e possibilmente a prezzi abbordabili: chi li scopre e li prende per primi, vince.