La Lazio cerca il vice Provedel: Lloris riflette, Joronen insidia Sepe

Tre candidati in corsa, ma ora tutto dipende dal francese in uscita dal Tottenham: ore di riflessione
La Lazio cerca il vice Provedel: Lloris riflette, Joronen insidia Sepe© EPA
Fabrizio Patania
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ROMA - Il silenzio non era un bel segnale, ma Lotito non si è arreso e ha organizzato intorno a mezzanotte una video-call con gli agenti. Lloris ieri sera intorno alle 21 non aveva ancora comunicato la propria decisione: accettare o meno un ruolo da vice alla Lazio. Il presidente non ha mollato la presa, voleva già nei giorni scorsi mettere in contatto il portiere francese con Sarri e convincerlo. Portarlo a Formello sedici anni dopo averlo trattato con Sabatini, estate 2007, quando stava entrando in Champions per la prima volta e doveva scegliere l’erede di Peruzzi è il suo obiettivo. Hugo era il giovanissimo portiere del Nizza e Caliendo lo trattò a lungo con la Lazio. Ieri l’ex capitano della Francia, in uscita dal Tottenham con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del contratto, stava ancora riflettendo sul suo futuro. Dopo quattordici anni di carriera internazionale, 145 presenze e la finale del Mondiale a Doha, quando si è inchinato ai rigori all’Argentina di Messi, ha dato l’addio ai Bleus, convinto di potersi concedere più tempo per la famiglia e continuare la carriera ad altissimo livello, come ha raccontato in una lunghissima intervista concessa a L’Equipe di inizio gennaio.

Le riflessioni della Lazio sul portiere

Si sente un primo portiere, non certo una riserva. Qualche problema fisico lo ha limitato durante l’inverno, ma è pronto al tornare al top e la proposta della Lazio, con la prospettiva di misurarsi in Champions, lo affascina. Non è ancora nell’ordine di idee di andare a finire la carriera in Arabia Saudita a prendere soldi. La freddezza di Sarri, molto chiaro con la società biancoceleste (il titolare è Provedel), lo ha frenato: pare che anche ieri sera non fosse deciso a partecipare alla conference con Lotito e (forse) Sarri. Si sente ancora protagonista. Cerca un club che gli consegni un ruolo di primo piano, altrimenti onorerebbe l’ultimo anno di contratto a Londra con il Tottenham, che ha puntato su Vicario. Non è un discorso economico ma di ruolo. Dal punto di vista contrattuale, gli Spurs parteciperebbero al pagamento dell’ingaggio e sono pronti a liberarlo a costo zero. La Lazio offre un contratto biennale (2025) da 1,5 milioni di euro più opzione di prolungamento per la stagione successiva. Ieri una giornata trascorsa nel silenzio prima del colpo di scena notturna. Oggi si capirà se ci sono stati ulteriori contatti nella notte e se Lotito, come sembra, deciderà di aspettarlo a oltranza o chiuderà la pratica del vice Provedel, ruolo scoperto dopo la cessione di Maximiano, entro fine settimana.

Gli altri candidati per la porta: i nomi

Sepe, in uscita dalla Salernitana, è stato bloccato da alcuni giorni. E’ fuori dai piani di Paulo Sousa, in scadenza nel 2024. Lo porta Giuffredi, stesso agente di Casale e Zaccagni. La società biancoceleste e Iervolino hanno ragionato anche sull’ipotesi di scambio con Fares. Le uscite sono la preoccupazione principale di Lotito, ma non l’unica. E’ ancora viva la candidatura di Jesse Joronen, 30 anni, nazionale finlandese, portiere del Venezia, specialista sui rigori. Ha ottenuto il gradimento di Sarri, se la gioca con Sepe se dovesse tramontare in modo definitivo l’ipotesi Lloris nelle prossime ore. Il ds Fabiani deve chiudere anche la casella del terzo portiere e Furlanetto meriterebbe di andare a giocare, ma i tempi si sono ristretti, la Pro Vercelli si sta defilando e non è così semplice riportare Berardi a Formello. Adamonis (con Bertini) andrà in prestito al Perugia. Furlanetto alla fine dovrebbe restare come terzo.

 


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