Pagina 2 | L'Inter abbandona Koné e va su Florentino: tutto sulla trattativa

I nerazzurri, a centrocampo, adesso valutano il portoghese del Benfica. Capitolo Difesa: Kiwior o Chalobah

MILANO - Né Koné né Lookman. A meno di ribaltoni, che ovviamente non possono essere esclusi alla luce di ciò che è successo nelle ultime settimane. Ad oggi, la realtà è che l’Inter sarebbe nelle condizioni economiche – dopo anni di svincolati e mercati con il bilancino è un’assoluta novità - per portare alla Pinetina sia il centrocampista francese sia l’attaccante nigeriano, ma il paradosso è che dalle intenzioni non si è mai passati ai fatti. Per ragioni differenti, evidentemente. GIOCA ORA AL FANTACUP: con voti ufficiali e probabili formazioni di Fantacalcio®

Per quanto riguarda Lookman, Marotta, Ausilio e Baccin si sono trovati di fronte il muro eretto dall’Atalanta, che ha respinto l’offerta di viale Liberazione (42 milioni più 3 di bonus), senza mai fare una controrichiesta. Anzi, giusto un paio di giorni fa, Percassi ha comunicato a Marotta che il nigeriano non è in vendita.

Inter, niente bis

L’Inter, per la verità, oltre ad averlo già capito, nel frattempo ha anche cambiato le sue priorità mercantili. Ora, infatti, l’esigenza primaria è di un centrocampista: fisico, atletico e in grado di dare equilibrio. Ebbene, proprio Koné era ed è tutto questo. Ma, dopo essere rimasto scottato una volta, il club nerazzurro non vuole fare il bis. L’affare, infatti, sembrava ben avviato, poi è arrivato lo stop, quindi la riapertura, ma a cifre più elevate. Dalle parti di viale Liberazione, adesso, hanno poca voglia di sedersi di nuovo attorno ad un tavolo e di correre il rischio di doversi rialzare all’improvviso. Meglio, dunque, dedicarsi alla scelta di un’alternativa, visto che, alla fine, del mercato, mancano solo un paio di settimane.


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L'attaccante serve o no?

Come già sottolineato, la priorità ora è per il centrocampo. E, in seconda battuta, ci sarà la caccia ad un difensore, tenuto conto che l’addio di Zalewski ha aperto un vuoto là dietro, con Carlos Augusto da considerare ormai vice Dimarco a sinistra. Solo in terza istanza si ragionerà sull’attacco, verificando innanzitutto se ci sia l’esigenza di un’aggiunta, dopo l’ottima estate di Bonny e Pio Esposito. Nel caso, è probabile che si punti su un’occasione dell’ultimo momento, che offra comunque una soluzione tattica in più a Chivu. Assai probabile, inoltre, che per i due o tre innesti che mancano si scandagli il mercato estero, più ricco di soluzioni, piuttosto che quello nostrano.

Inter, l'ultima idea dal Portogallo

Ad ogni modo, l’Inter è in una fase di riflessione. I nuovi obiettivi devono essere ancora identificati definitivamente, mentre si moltiplicano i giocatori proposti. In mezzo al campo, ad esempio, potrebbe fare un comodo un profilo come quello di Florentino del Benfica: giocatore solido, fisico, abile sia nel recupero del pallone sia nella sua gestione. Una richiesta di informazioni è partita anche in direzione Dortmund con oggetto Felix Nmecha, ma il Borussia ha risposto che ci vogliono 60 milioni...

Inter, fari puntati sull'Inghilterra

Passando alla difesa, è plausibile che il mirino nerazzurro finisca per puntare sulla Premier. Nell’Arsenal, ad esempio, c’è una vecchia conoscenza italiana come Kiwior che sembra sempre in bilico, nonostante Arteta continui a ribadire la sua importanza: mancino di piede, avrebbe le caratteristiche giuste per fare il vice Bastoni. In casa interista piace da sempre Chalobah del Chelsea, che però era tra i titolari nel debutto contro il Crystal Palace. Complicato, quindi, immaginare che Maresca accetti di lasciarlo andare via. Avrebbe decisamente meno remore per Renato Veiga, 6 mesi in prestito la scorsa stagione nella Juventus che a Torino peraltro vorrebbero provare a riprendere.


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L'attaccante serve o no?

Come già sottolineato, la priorità ora è per il centrocampo. E, in seconda battuta, ci sarà la caccia ad un difensore, tenuto conto che l’addio di Zalewski ha aperto un vuoto là dietro, con Carlos Augusto da considerare ormai vice Dimarco a sinistra. Solo in terza istanza si ragionerà sull’attacco, verificando innanzitutto se ci sia l’esigenza di un’aggiunta, dopo l’ottima estate di Bonny e Pio Esposito. Nel caso, è probabile che si punti su un’occasione dell’ultimo momento, che offra comunque una soluzione tattica in più a Chivu. Assai probabile, inoltre, che per i due o tre innesti che mancano si scandagli il mercato estero, più ricco di soluzioni, piuttosto che quello nostrano.

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Ad ogni modo, l’Inter è in una fase di riflessione. I nuovi obiettivi devono essere ancora identificati definitivamente, mentre si moltiplicano i giocatori proposti. In mezzo al campo, ad esempio, potrebbe fare un comodo un profilo come quello di Florentino del Benfica: giocatore solido, fisico, abile sia nel recupero del pallone sia nella sua gestione. Una richiesta di informazioni è partita anche in direzione Dortmund con oggetto Felix Nmecha, ma il Borussia ha risposto che ci vogliono 60 milioni...

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Passando alla difesa, è plausibile che il mirino nerazzurro finisca per puntare sulla Premier. Nell’Arsenal, ad esempio, c’è una vecchia conoscenza italiana come Kiwior che sembra sempre in bilico, nonostante Arteta continui a ribadire la sua importanza: mancino di piede, avrebbe le caratteristiche giuste per fare il vice Bastoni. In casa interista piace da sempre Chalobah del Chelsea, che però era tra i titolari nel debutto contro il Crystal Palace. Complicato, quindi, immaginare che Maresca accetti di lasciarlo andare via. Avrebbe decisamente meno remore per Renato Veiga, 6 mesi in prestito la scorsa stagione nella Juventus che a Torino peraltro vorrebbero provare a riprendere.


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