Bologna, riecco Pereira: Mihajlovic, Bigon e l'intrigo di gennaio

L’ex ds indicò il capoverdiano, poi a Sinisa dissero che non sarebbe stato ceduto: andò invece in prestito a Mosca
Bologna, riecco Pereira: Mihajlovic, Bigon e l'intrigo di gennaio© Getty Images
Claudio Beneforti
4 min

BOLOGNA - A volte ritornano. E a volte no. Un obiettivo del mercato di oggi apparteneva anche a quello di ieri, ma c’è anche un obiettivo di ieri per il quale il Bologna aveva raggiunto l’intesa su tutto che nelle ultime ore è stato acquistato dal Liverpool. Proprio dal Liverpool, sì, e se rivisitiamo come andò (e lo faremo eccome) a Casteldebole devono mangiarsi le mani. Per quanto riguarda il primo calciatore stiamo parlando di Christopher Martins Pereira, un centrocampista lussemburghese di origini capoverdiane, classe ‘97, che allora giocava nello Young Boys, la stessa squadra di Michel Aebischer, poi sbarcato a Bologna. Il secondo è invece Calvin Ramsay, giovanissimo esterno destro dell’Aberdeen, classe 2003, un prospetto estremamente interessante e sul quale già 5 mesi fa c’erano addosso alcune squadre di Premier League. Ebbene, detto che Martins Pereira continua a piacere al Bologna e sta trovando uno spazio sulla lista dei centrocampisti di Giovanni Sartori e Marco Di Vaio, c’è un retroscena che lega questi due calciatori. Questo: Martins Pereira e Ramsay avrebbero dovuto essere i due rinforzi del gennaio passato anche alla luce del fatto che Sinisa Mihajlovic aveva già dato la sua benedizione al loro acquisto. Poi accadde che Riccardo Bigon gli consegnò Aebischer (appunto) e Denso Kasius, il che mise di traverso Sinisa. E non a caso crebbero gli attriti tra i due. Lasciatecelo dire: come dare torto a Mihajlovic. Gli fai vedere due calciatori, ricevi il suo sì e poi gliene porti altri due? No, non ci sta.

Il voltafaccia per Ramsay

Tra l’altro quello che è successo per Kasius ha quasi dell’incredibile. Il Bologna gli è addosso da 5 mesi avendo capito le sue potenzialità tecniche (un applauso per questo), finalmente ha raggiunto un accordo sia per quanto riguarda il contratto con l’Aberdeen che per l’ingaggio del ragazzo scozzese e il giorno prima di chiudere l’affare ecco che Bigon chiamò la controparte per informarla che non se ne sarebbe fatto niente (per questo invece restiamo addirittura senza parole). Mandando su tutte le furie l’Aberdeen, il procuratore del ragazzo e lo stesso Ramsay, che giustamente si sentirono presi in giro dall’improvviso e inaspettato ripensamento del Bologna, e anche Silvio Pagliari, che da intermediario aveva prima portato avanti l’affare e poi lo aveva anche chiuso. Sembra che Pagliari cercò di far rivisitare questa scelta con i capi rossoblù, ma non ci fu niente da fare, a quel punto Bigon aveva già deciso di portare Kasius a Casteldebole. Il motivo? Costava 1,5 milioni in meno rispetto a Ramsay. E’ evidente che l’ex responsabile dell’area tecnica si comportò in questo modo per restare tra le righe e non infastidire Saputo e Fenucci sulla voce bilancio, ma al di là di ciò che evidenzierà con il tempo Kasius questo è stato un errore grossolano da parte di Bigon. Non dimenticando poi come questo suo inspiegabile cambio di intenti non gli sia neanche servito per salvare il posto.

Sinisa ripensa a Pereira

Torniamo a Martins Pereira. Non conosciamo il vero motivo per il quale l’allora responsabile dell’area tecnica del Bologna decise di dare Aebischer e non il centrocampista lussemburgese a Mihajlovic, in quei giorni ci fu chi informò che lo Young Boys non cedeva Pereira, ma la verità doveva essere un’altra (forse ancora una volta economica come per Ramsay) considerato che poi il nazionale del Lussemburgo passò in prestito allo Spartak Mosca. Sì, Pereira è rimasto nella testa di Sinisa, che lo riteneva il centrocampista giusto per la sua squadra, e ora il Bologna lo sta valutando, non volendo restare a mani vuote nel caso in cui alla fine Mattias Svanberg dovesse essere ceduto. Sartori e Di Vaio stanno seguendo anche altri centrocampisti, certo, tra i quali piace anche Yangel Herrera dell’Espanyol, classe ‘98, nazionale venezuelano, in prestito dal Manchester City. Herrera ha qualità importanti e numeri alti. Della serie: per portarlo a Casteldebole andrebbe trovata la soluzione giusta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA